Un sondaggio di Money.it sull’emergenza siccità: cosa sei disposto a fare per risolvere la crisi idrica che sta colpendo l’Italia e molti altri Paesi?
Siccità, cosa sei disposto a fare per risolvere la crisi idrica? Questo è il sondaggio che Money.it vuole proporre ai lettori alla luce dell’emergenza che è scattata in Italia con sei Regioni che rischiano il razionamento dell’acqua: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Marche e Lazio.
PER RISPONDERE AL SONDAGGIO OCCORRE CLICCARE SUL BOX IN ALTO
Per cercare di porre rimedio a questa situazione, il governo nelle prossime ore dovrebbe licenziare il decreto Siccità dove potrebbe essere istituita una sorta di “zona rossa” nelle sei regioni sopracitate.
In Italia così a breve dovrebbe essere emanato un nuovo stato di emergenza, questa volte riguardante la siccità che al Nord e al Centro starebbe mettendo in ginocchio l’intero comparto agricolo. Per Coldiretti i danni per il settore al momento ammonterebbero a 2 miliardi.
L’emergenza idrica nel nostro Paese però non è figlia solo delle scarse piogge cadute nei mesi scorsi: i problemi infrastrutturali delle nostre reti infatti sono ben noti da anni, se non decenni, senza che finora sia stato fatto molto per cercare di rimediare a questa situazione paradossale.
Con questo sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo realizzato a campione, Money.it vuole chiedere ai lettori cosa siano disposti a fare per cercare di superare questa emergenza idrica.
leggi anche
Stop all’acqua in casa con il decreto siccità: al via i razionamenti, cosa significa e dove
Un sondaggio sulla crisi idrica
Questo sondaggio arriva nel momento in cui il governo è pronto a emanare un dpcm, di pandemica memoria, che dovrebbe andare a ufficializzare lo stato di emergenza per le Regioni più colpite dalla siccità.
Soprattutto a causa dei cambiamenti climatici negli ultimi tempi si stanno registrando meno piogge e meno nevicate: giusto per fare un esempio, il livello idrometrico del fiume Po è il più basso da almeno 70 anni, con l’avanzare del cuneo salino per la risalita dell’acqua di mare che al tempo stesso rende impossibile la coltivazione nelle zone più vicine al mare.
Non va di certo meglio per i ghiacciai e per le percentuali di riempimento dei laghi, con Coldiretti che ha lanciato l’allarme di come “oltre il 30% della produzione agricola nazionale e la metà dell’allevamento” sarebbe a rischio.
Se ci aggiungiamo che in Italia la rete idrica ha una percentuale media di perdita pari al 39%, con il 60% dei tubi che sono al loro posto da oltre 30 anni e il 25% da oltre 50 anni, ecco spiegati i motivi di questa emergenza.
Ma cosa sarebbero disposti a fare i cittadini per far fronte a questa crisi idrica? Questa è la domanda a cui cercherà di dare risposta il sondaggio di Money.it che resterà aperto fino alla giornata di lunedì.
© RIPRODUZIONE RISERVATA