I sintomi a cui prestare attenzione per capire di essere stati contagiati da una nuova variante Covid.
Torna a preoccupare la pandemia da Covid-19 con l’aumento di contagi in Cina e l’allarme per una possibile nuova variante «più patogena». Cambia il virus e cambiano anche i sintomi a cui prestare attenzione per distinguere il Covid dall’influenza. Nonostante Omicron 5 abbia ancora il primato nel numero dei contagi, sale la preoccupazione per le nuove varianti Gryphon e Cerberus in tutto il mondo.
leggi anche
Gryphon, cosa sappiamo sulla nuova sottovariante Covid: sintomi, contagio e perché preoccupa
La loro è un’avanzata inesorabile e l’obiettivo sembra proprio il sorpasso di Omicron 5 per diventare dominanti. Secondo i dati dell’istituto superiore di sanità Cerberus è in «significativo aumento» in Italia, pari al 64,1% (dato del 13 dicembre scorso, contro il 30,7% della precedente indagine dell’8 novembre), sul totale dei campioni BA.5 di cui è un sottolignaggio. Vediamo quali sono i sintomi a cui prestare attenzione per individuare immediatamente il contagio da Covid-19.
La prima grande caratteristica di queste nuove varianti è che colpiscono per lo più le vie respiratorie alte: naso e gola, causando sintomi simili a quelli del raffreddore come tosse e mal di gola.
Covid, i sintomi a cui prestare attenzione
Quali sono i sintomi delle nuove varianti? A cosa fare attenzione? Le nuove varianti in circolazioni, derivazioni di Omicron 5, allarmano gli esperti perché uniscono due caratteristiche che rendono difficile il riconoscimento e, di conseguenza, il blocco del contagio: sono in grado di aggirare con estrema abilità il sistema immunitario e generano sintomi simili a quelli dell’influenza stagionale.
I sintomi a cui prestare attenzione per individuare il contagio con le nuove varianti in circolazione sono: naso che cola, mal di gola, mal di testa, mosse secca, affaticamento, starnuti, vertigini, mal di orecchio. In generale si tratta di sintomi individuabili anche con l’influenza, ma nel caso di contagio con la variante Gryphon sarebbero anche più aggressivi e l’Oms l’ha segnalata come «la più immunoevasiva mai vista».
Infatti allo stesso modo di Cerberus, anche la variante Gryphon ha sviluppato una vaccino-resistenza preoccupante, che potrebbe spiegare la rapida diffusione nelle ultime settimane.
leggi anche
Mascherine, tamponi e quarantena: la strategia del governo Meloni dopo la nuova ondata di Covid in Cina
Come sapere se si è contagiati da una nuova variante
Un primo campanello di allarme per individuare il contagio con le nuove varianti Covid Cerberus e Gryphon, è che non producono agenusia e anosmia, cioè la perdita temporanea di gusto e olfatto. Questo perché si tratta di varianti derivanti da Omicron 5 che aveva già perso la capacità di generare questo sintomo, legato alla variante Delta.
È importante prestare attenzione, anche se si è vaccinati, alla comparsa di sintomi più intensi rispetto al solito e anche se poco «più forti» di una normale influenza, perché in questo caso è probabile che si sia stati contagiati da una delle nuove varianti Covid. Se si vuole avere la certezza di essere stati contagiati da Gryphon o da Cerberus, si può ricorrere al sequenziamento, il test specialistico con il quale si può determinare la composizione esatta del genoma del virus.
© RIPRODUZIONE RISERVATA