Più smart working per combattere l’inquinamento: succede in Lombardia. Il blocco dei diesel Euro 4 partirà l’11 gennaio 2021.
Più smart working per combattere l’inquinamento: è questa la decisione della Regione Lombardia che sembra aver visto nel lavoro agile la soluzione per i picchi di smog.
La Giunta regionale lo scorso lunedì 28 settembre ha approvato, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, la delibera che attua le previsioni del Piano Aria (PRIA) e che, in attuazione dell’Accordo di bacino padano 2017, introduce ulteriori limitazioni per i veicoli più inquinanti.
Nel protocollo Aria si invita le aziende a incentivare lo smart working per i propri dipendenti in caso di Pm10 alto (materiale particolato con dimensione inferiore o uguale a 10 micrometri).
Il ricorso allo smart working, già massiccio in emergenza Covid per ridurre i rischi di contagio, limiterebbe le persone che circolano in automobile e quindi lo smog.
Nella delibera della Regione Lombardia il blocco dei diesel Euro 4 è prorogato dal 1° ottobre 2020 all’11 gennaio 2021.
Smart working contro l’inquinamento in Lombardia
Lo smart working deve essere incentivato in Lombardia contro l’inquinamento e come da delibera della Regione in caso di Pm10 alto. Pm10 sta per Particulate Matter ≤ 10 µm, ovvero materiale particolato con dimensione inferiore o uguale a 10 micrometri solido o liquido che si disperde finemente nella bassa atmosfera, stanziale in condizioni meteorologiche particolari.
Lo smart working, quando l’inquinamento e la concentrazione di queste particelle sarà particolarmente alta, dovrà essere chiaramente potenziato pertanto si invitano le aziende a scegliere questa modalità di lavoro. Da domani 1° ottobre quindi scattano le misure temporanee antismog nei comuni lombardi. Come chiarisce la Regione sul proprio sito:
“Le misure temporanee antismog possono essere attivate tra il 1° ottobre e il 31 marzo di ogni anno. Si applicano nei Comuni con popolazione superiore ai 30.000 abitanti che appartengono alle Fasce 1 e 2. Tali misure si articolano su due livelli, in base al superamento continuativo del limite giornaliero per il Pm10 (50 μg/m3) registrato dalle stazioni di riferimento (per almeno 4 giorni scatta il 1° livello, per almeno 10 giorni scatta il 2° livello).”
L’incentivo allo smart working parte dopo quattro giorni di superamento del limite di 50 microgrammi per centimetro cubo di Pm10. I benefici sull’ambiente dello stop dei mezzi di trasporto come anche dello smart working si sono visti durante il lockdown e continuano con il perdurare dello stato di emergenza. Durante il lockdown infatti si sono ridotte sensibilmente le emissioni rispetto all’ordinario.
Stop diesel dall’11 gennaio 2021
Lo stop dei diesel Euro 4 per contrastare l’inquinamento partirà in regione Lombardia dall’11 gennaio 2021, rispetto al 1° ottobre inizialmente previsto data l’emergenza Covid. In particolare dovranno fermarsi dal prossimo anno le macchine diesel Euro 4 senza filtro anti particolato.
A spiegare il perché del rinvio al 2021 del blocco dei diesel Euro 4 l’assessore all’Ambiente Cattaneo in una nota:
“Questa decisione è il frutto di un accordo assunto dalle Regioni del Bacino Padano a luglio in seguito alle valutazioni emerse dagli effetti causati dall’emergenza sanitaria: la riduzione delle emissioni complessive rispetto all’ordinario dovuta al lockdown, il persistere dello stato di emergenza fino al 15 ottobre, l’incertezza economica, i vincoli legati all’uso del trasporto locale e la persistenza dello smart working. Inoltre, a favore di questo rinvio si era espresso il Consiglio Regionale con la delibera 1022 del 21 aprile 2020», spiega l’assessore in una nota.”
E prosegue l’assessore nella nota:
“Abbiamo cercato anche di trovare un punto di sintesi tra la situazione di particolare crisi economica-sociale nella quale ci troviamo a causa dell’emergenza Covid e la necessità di tutela dell’ambiente e della salute. Proseguendo allo stesso modo, il percorso di miglioramento della qualità dell’aria. Il rinvio di alcuni mesi delle misure antismog così come il loro affiancamento con il progetto ‘Move-in’ e con alcune misure relative ad esigenze particolari, come quelle per gli addetti al commercio ambulante, dimostrano la volontà di Regione Lombardia di conciliare il diritto all’aria pulita con il diritto alla mobilità”.
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