Il sondaggio politico del Cise ribalta i rapporti di forza in vista delle elezioni: M5s vicino a Pd e Meloni, crolla la Lega sotto il 10% e balzo di Italexit e Verdi-Sinistra.
Il sondaggio politico realizzato da Cise (Centro Italiano di Studi Elettorali) e da Iccp (Issue Competition Comparative Project), pubblicato in data 8 settembre sul sito della Luiss, sembrerebbe rimescolare le carte in tavola in vista delle elezioni politiche che si terranno domenica 25 settembre, con Giorgia Meloni che potrebbe avere molte meno certezze di essere lei la prossima inquilina di Palazzo Chigi.
Stando al sondaggio il divario tra centrodestra e centrosinistra sarebbe meno ampio rispetto alle altre indagini pubblicate negli ultimi tempi, ma la grande sorpresa sarebbe il risultato del Movimento 5 Stelle.
I pentastellati infatti vengono indicati abbondantemente davanti alla Lega, che sprofonderebbe sotto la doppia cifra, e non troppo distanti dal Partito Democratico e dai Fratelli d’Italia.
Altra sorpresa sarebbe il risultato della lista Alleanza Verdi-Sinistra, che per il sondaggio riuscirebbe a raccogliere più voti del tandem Azione-Italia Viva. Infine sarebbe oltre la soglia di sbarramento Italexit, mentre l’asticella non verrebbe superata da Più Europa, Impegno Civico e Noi Moderati: queste liste però dovrebbero eleggere propri parlamentari grazie ai collegi uninominali.
Se così fosse la vittoria del centrodestra alle elezioni politiche sarebbe molto meno netta rispetto alle altre previsioni, con il “merito” che sarebbe tutto del Movimento 5 Stelle e non del Partito Democratico: i grillini infatti, togliendo voti alla Lega, abbasserebbero il numero dei seggi a disposizione della triade Meloni-Salvini-Berlusconi.
Sondaggi politici: per Meloni niente Palazzo Chigi?
Per il sondaggio politico Cise/Iccp, in totale il centrodestra al momento sarebbe al 41,5%, ovvero di poco sopra la soglia del 40% nella parte proporzionale della legge elettorale stimata come necessaria per poter ottenere una maggioranza parlamentare con il Rosatellum.
Questo vorrebbe dire che, se così stessero le cose, Giorgia Meloni non sarebbe più così tanto sicura di poter diventare presto la prima presidente del Consiglio donna della storia del nostro Paese.
Una volta chiuse le urne il centrodestra infatti potrebbe implodere definitivamente, visto che ci sarebbero i numeri anche per delle maggioranze alternative pronte a sostenere un nuovo governo tecnico, magari guidato ancora da Mario Draghi sempre se l’ex numero della Bce fosse disponibile a una permanenza a Palazzo Chigi.
Partito Democratico, Lega, Forza Italia, Azione-Italia Viva più i vari cespugli che otterranno un posto nel prossimo Parlamento, stando al sondaggio potrebbero avere i numeri per dare vita a un governo senza Giorgia Meloni, Giuseppe Conte, Verdi-Sinistra e Italexit.
Del resto a Bruxelles e a Washington ci sarebbero molte perplessità in merito a un governo Meloni, specie in un momento così delicato dal punto di vista economico e geopolitico. Joe Biden in particolare non avrebbe dimenticato l’appassionato discorso pronunciato dalla leader di Fdi in favore di Donald Trump prima delle ultime elezioni negli Usa.
Naturalmente tutto dipenderebbe dalle mosse di Matteo Salvini e Silvio Berlusconi: un tradimento così clamoroso ai danni di Giorgia Meloni potrebbe mettere in difficoltà i tanti presidenti di Regione del centrodestra, ma di recente abbiamo imparato che in Italia anche lo scenario più impensabile, dopo un paio di piroette, può materializzarsi.
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