Sondaggi politici elettorali: se si votasse oggi il Centrodestra unito avrebbe i numeri per governare. È difficile, però, che questo progetto politico possa concretizzarsi.
Sondaggi politici: oggi gli ultimi dati da analizzare sono quelli rilevati dall’Istituto SWG pubblicati nel consueto appuntamento del lunedì sera con il TG La7 di Mentana.
Secondo gli orientamenti di voto la Lega ha perso qualche consenso in quest’ultima settimana, scendendo sotto la soglia del 38%. Probabilmente l’emergenza sbarchi - per cui il Governo sembra aver trovato una soluzione - e la vicenda legata a Carola Rackete hanno avuto delle ripercussioni negative sull’opinione pubblica, tanto da far perdere alla Lega lo 0,5% dei consensi.
Come vedremo meglio di seguito, però, i consensi persi dalla Lega sono rimasti nel Centrodestra: sia Forza Italia che Fratelli d’Italia, infatti, sono leggermente saliti questa settimana, per una crescita che complessivamente è pari proprio allo 0,5%.
Analizzando le intenzioni di voto degli italiani riportate da SWG ne risulta che se si tornasse a votare il Centrodestra unito avrebbe delle buone percentuali di vittoria: oggi, infatti, la somma delle preferenze di Lega, FdI e Forza Italia supera, seppur di poco, la maggioranza assoluta (50,9%).
Un’eventuale coalizione di Centrodestra - che oggi sembra più facile a dirsi che a farsi visto il distacco di Salvini/Meloni nei confronti di Berlusconi - quindi avrebbe i numeri per governare.
Ma vediamo nel dettaglio l’evoluzione dei sondaggi politici SWG e chi sale - e chi scende - rispetto ai rilevamenti della scorsa settimana.
Sondaggi politici di oggi, orientamenti di voto: calo della Lega, tutti gli altri salgono
Tra le prime cinque forze politiche solo la Lega vede un segno “meno”: il partito guidato da Matteo Salvini, infatti, dopo l’ottimo 38% della scorsa settimana scende di 0,5 punti percentuali, restando comunque saldo in cima con il 37,5% dei consensi.
Il Partito Democratico, quindi, resta ad una moderata distanza e al momento non sembra poter preoccupare la Lega: nonostante una piccola crescita del +0,1%, infatti, il Partito Democratico (22,7%) è ancora distante di circa 15 punti dal Carroccio.
Dopo la Lega troviamo il Movimento 5 Stelle per il quale sono lontani i fasti di qualche mese fa: oggi, infatti, gli orientamenti di voto ci dicono che il Movimento 5 Stelle - che pur ha segnato un +0,2% rispetto alla scorsa settimana - è abbondantemente sotto il 20% (gli ultimi dati si attestano al 17,4%).
Dietro a questi continua il confronto serrato tra Forza Italia e Fratelli d’Italia, con la Meloni che da qualche settimana punta al sorpasso ai danni di Berlusconi.
Per questa settimana però FdI deve accontentarsi di una crescita dello 0,2% non sufficiente per avvicinarsi a Forza Italia. Anzi, il Partito di Berlusconi riesce anche a guadagnare uno striminzito 0,1% complice una crescita dello 0,3% rispetto alla scorsa settimana.
Non se la passano bene invece le altre forze politiche, tutte al di sotto della soglia di sbarramento del 3%. Se si votasse oggi, quindi, nessun’altra forza politica entrerebbe in Parlamento.
Ad avvicinarsi maggiormente a questo valore è +Europa (con Italia in Comune) che si attesta al 2,9% con una crescita del +0,1% rispetto agli ultimi rilevamenti.
In calo i Verdi (2,4% e -0,3% rispetto alla scorsa settimana), mentre per la Sinistra (Sinistra Italiana più Rifondazione Comunista) il dato è dell’1,7% (+0,2%).
Le altre liste sono al 2,0%, mentre cala la percentuale di coloro che non si esprimono: dal 40% al 39%.
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