Sostanze cancerogene nell’acqua del rubinetto di questo Paese, è successo anche in Italia

Alessandro Nuzzo

12 Giugno 2024 - 19:45

Acqua potabile con all’interno livelli potenzialmente pericolosi di sostanze chimiche è stata riscontrata in diverse nazioni, Italia compresa.

Sostanze cancerogene nell’acqua del rubinetto di questo Paese, è successo anche in Italia

C’è un problema che accomuna diverse nazioni nel mondo e riguarda la qualità dell’acqua potabile che scorga dal rubinetto di casa di milioni di persone. Da alcune analisi condotte è emerso che l’acqua potabile è sempre più contaminata da sostanze potenzialmente cancerogene. L’ultima scoperta è avvenuta in Australia ma tempo fa medesime problematiche sono salite a galla anche negli Stati Uniti e in Italia, in particolare nella Regione Piemonte. Vediamo da cosa è contaminata l’acqua e perché.

PFAS nell’acqua potabile: potenziali rischi per la salute

L’ultimo allarme proviene dall’Australia dove analisi all’acqua potabile hanno riscontrato elevati livelli di sostanze chimiche potenzialmente cancerogene per la salute umana. Stiamo parlando in particolare di perfluorottano solfonato (noto come PFOS) e acido perfluoroottanico (PFOA). Due sostanze che rientrano nella categoria delle sostanze chimiche PFAS.

Si tratta degli stessi contaminanti trovati sia dalle autorità degli Stati Uniti, sia dalle autorità in Italia, in alcune zone del Piemonte. Le autorità americane hanno avvertito che l’utilizzo per lungo periodo di tale acqua contaminata, può causare problemi anche gravi alla salute. Ha adottato inoltre nuovi limiti più stringenti ai valori di PFOS/PFOA nell’acqua potabile concedendo all’industria idrica 5 anni di tempo per far rientrare l’acqua nei limiti.

Un caso simile è avvenuto anche in Italia, in particolare in Piemonte. Dopo la zona della provincia di Alessandria, dove questo tipo di inquinamento è conosciuto già da tempo, nuove analisi hanno riscontrato contaminazione anche in almeno 70 Comuni della città metropolitana di Torino. Secondo una stima realizzata da Greenpeace Italia, nella regione Piemonte circa 125 mila persone potrebbero aver bevuto acqua contaminata da PFOA.

Queste sostanze entrano nell’acqua attraverso schiume o pesticidi. In realtà le persone possono essere esposte alle sostanze chimiche PFAS nella vita di tutti i giorni attraverso l’impermeabilizzazione dei vestiti, i rivestimenti antiaderenti delle pentole o attraverso il cibo e l’acqua potabile. I PFAS possono trovarsi anche nei pesticidi, nelle vernici e nei cosmetici.

Le conseguenze sulla salute umana dell’esposizione a questi elementi chimici sono ancora allo studio da parte della comunità scientifica. Si può dire però che l’accumulo di queste sostanze chimiche nei diversi organi del corpo nel tempo, può causare molti problemi causando effetti negativi alla salute. Si va dal colesterolo più alto, al peso alla nascita più basso, risposte immunitarie modificate fino al cancro ai reni e ai testicoli.

L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro considera il PFOA cancerogeno per l’uomo e il PFOS come possibilmente cancerogeno per l’uomo.

È importante quindi depurare bene l’acqua potabile per evitare rischi nel lungo periodo. Le autorità dovrebbero lavorare sodo per risolvere il problema. Il filtraggio con carbone attivo e osmosi inversa può rimuovere molte sostanze chimiche PFAS. Ma nessun sistema di trattamento sembra essere completamente efficace nella loro rimozione. Non è quindi molto facile rimuovere tali sostanze. La soluzione migliore è evitare che finiscano nell’acqua iniziando a limitare sopratutto l’uso di pesticidi.

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# Acqua

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