Sottomarino nucleare russo davanti alla Sicilia, cosa succede ora?

Claudia Mustillo

3 Settembre 2022 - 15:20

Intensa attività di pattugliamento dell’Us Navy nelle acque tra Malta e Sicilia: si cerca un sottomarino nucleare russo.

 Sottomarino nucleare russo davanti alla Sicilia, cosa succede ora?

Nella giornata di ieri, venerdì 2 settembre, nelle acque tra Malta e Sicilia è stata segnalata un’intensa attività di pattugliamento dell’Us Navy: due jet Boeing P8 hanno sorvolato un piccolo tratto di mare per diverso tempo, manovre che sembravano testimoniare la ricerca di un sommergibile. Non sarebbe la prima volta che una nave della flotta russa viene individuata nelle acque del Mediterraneo: lo scorso maggio era stata vista una nave spia russa che puntava verso la Sicilia.

Il Mediterraneo è ancora una volta uno dei luoghi strategici del conflitto tra Russia e occidente. Nella serata la testata online NavalNews, fonte considerata attendibile, ha segnalato che si tratterebbe di un sottomarino nucleare russo, uno tra i mezzi più potenti della flotta. Il sottomarino è entrato da pochi giorni nel Mediterraneo, ma la notizia ancora non ha ricevuto la conferma da parte di fonti ufficiali.

Cosa sappiamo del sottomarino russo nelle acque italiane

«Al momento non è noto di che tipo di sottomarino si tratti - si legge su NavalNews -. Siamo sicuri che sia a propulsione nucleare. La Russia ha già schierato sottomarini a propulsione nucleare nel Mediterraneo, ma non di frequente. Nel contesto attuale, è legato alla guerra in Ucraina. E anche alle recenti tensioni fra Serbia e Kosovo».

Ancora non ci sono indicazioni ufficiali sul modello del sottomarino. Quelli nucleari navigano in immersione e non hanno bisogno di emergere, quindi non lasciano tracce durante i viaggi. L’unico modo per individuarli è analizzare le trasmissioni radio o la ricognizione delle antenne dei periscopi. L’ipotesi è che si tratti di un’unità d’attacco dotata di missili cruise per colpire le portaerei, ma senza armamenti atomici a bordo. Gli aerei americani dopo il decollo dalla base di Sigonella l’hanno inseguita per ore, prima a sud di Malta e poi in un’aera compresa tra l’isola e Capo Passero, in Sicilia.

Le ipotesi

C’è chi avanza l’ipotesi di manovre di distrazione da parte dei russi. Infatti la settimana scorsa una squadra navale (l’incrociatore “Maresciallo Ustinov”, il caccia “Ammiraglio Kulakov” e una nave da rifornimento) ha varcato Gibilterra, dopo otto mesi di missione tra Italia e Siria. Le navi si sono dirette nell’Atlantico sotto il controllo di fregate e corvette della Nato.

Al momento le navi si trovano a largo dell’Irlanda. Subito scatta l’ipotesi distrazione: le navi non hanno spento i trasmettitori e sono state subito individuate e seguite. È possibile che siano servite a catturare l’attenzione delle marine occidentali mentre il sottomarino nucleare si faceva strada nel Mediterraneo.

L’obiettivo potrebbe essere quello di aumentare la pressione rivolta alla portaerei americana «Bush» che da qualche giorno ha sostituito la «Truman» e che naviga nell’Adriatico.

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