Gli Stati Uniti regalano all’Ucraina 14 miliardi di euro di profitti dai beni russi congelati

Ilena D’Errico

31 Dicembre 2024 - 22:49

Nuovi aiuti all’Ucraina dagli Stati Uniti, circa 14 miliardi di euro oltre all’ulteriore sostegno autorizzato da Biden.

Gli Stati Uniti regalano all’Ucraina 14 miliardi di euro di profitti dai beni russi congelati

Gli Stati Uniti regalano all’Ucraina 14 miliardi di euro di profitti dai beni russi congelati, questo prevede l’accordo siglato dal ministero delle Finanze ucraino e dalla Banca mondiale. L’accordo è stato anticipato dal presidente Zelensky e confermato in questi giorni dal primo ministro Denis Smyhal. Le entrate previste dai beni russi dovrebbero così coprire una parte dell’iniziativa del G7, che prevede l’erogazione di prestiti per 50 miliardi di dollari finanziati proprio dagli asset russi congelati.

Gli Stati Uniti sono impegnati complessivamente per 20 miliardi di dollari secondo l’accordo internazionale, pertanto hanno già provveduto a concordare l’emissione di una buona parte del credito. Si tratta in particolare di 15 miliardi di dollari, per l’appunto 14,3 miliardi di euro, oltre al miliardo ricevuto preventivamente. Nel frattempo, l’amministrazione uscente Biden ha annunciato la consegna a Kiev di altri 2,5 miliardi di dollari (circa 2,4 miliardi di euro) per gli aiuti militari. L’ultimo regalo degli USA prima che Biden ceda il testimone a Trump, che ha scatenato l’ira di Elon Musk.

L’imprenditore, da sempre critico rispetto al sostegno dell’Ucraina, ha perfino definito Volodymyr Zelensky “il più grande campione di tutti i tempi nei furti”. Quanto ai fondi accordati nel G7, che i Paesi recupereranno dai beni russi congelati dalle sanzioni, il primo ministro ucraino ha avvertito che saranno impiegati per scopi umanitari. Non che questo indori la pillola, né per chi è contrario agli aiuti, né per Mosca che si dichiara (ancora) pronta a rispondere. Nonostante tutto, è andato a buon fine lo scambio di militari prigionieri, circa 300 quasi equamente divisi, tra Russia e Ucraina.

Regali dagli Stati Uniti alla Russia per altri 14 milioni

Le decisioni degli Stati Uniti, per alcuni controverse, sono ovviamente accolte di buon grado dal presidente ucraino, che trova il sostegno sperato. Proprio alle prime ore del 31 dicembre, nel discorso serale, Zelensky ha infatti dichiarato:

So che è in preparazione un’importante decisione degli Stati Uniti a sostegno dell’Ucraina, ci aspettiamo l’annuncio ufficiale già lunedì, consistenti pacchetti di aiuti per i nostri guerrieri. (...) Si tratta di misure che hanno protetto efficacemente l’Ucraina in tutti questi anni di guerra. Questo supporto è finalizzato a rafforzare gli sforzi di stabilizzazione in prima linea in questo momento: più complete saranno le forniture dei nostri partner, più vite delle nostre truppe saranno salvate.

Dal punto di vista del sostegno, gli Stati Uniti non hanno certo lesinato. Nel mandato Biden sono stati trasferiti a Kiev circa 66 miliardi di euro, per lo più spesi durante l’operazione militare speciale russa in Ucraina. Il dipartimento della Difesa statunitense, a pochi giorni dall’insediamento del tycoon, ha quantificato i trasferimenti militari nelle seguenti attrezzature. L’elenco comprende (arrotondati per difetto):

  • 3 batterie del sistema di difesa aerea Patriot;
  • 12 sistemi di difesa aerea Nasams;
  • 40 Himars Mlrs (un sistema lanciarazzi sviluppato per l’esercito degli Stati Uniti);
  • 200 obici da 155 mm;
  • 3 milioni di proiettili di artiglieria da 155 mm;
  • 7.000 proiettili da 155 mm da precisione;
  • 300 veicoli da combattimento Bradley;
  • 31 carri armati Abrams;
  • 1.700 veicoli corazzati per il trasporto truppe;
  • 45 carri armati T-72;
  • 20 elicotteri multiuso.

La difesa della libertà del popolo ucraino necessita supporto secondo il presidente Joe Biden, che si dichiara orgoglioso del ruolo degli Stati Uniti negli aiuti a Kiev. L’ultimo “regalo” possibile prima dell’insediamento di Donald Trump, convinto di poter portare alla pace in meno di 24 ore. C’è incertezza sulle futuri posizioni di Trump e le recenti dichiarazioni di Musk, evidentemente molto vicino al rieletto tycoon, non fanno che aumentare l’incertezza.

La rassicurazione, ottimistica, arriva da Trump stesso, che in questi giorni ha confermato di non voler interrompere il supporto a Kiev. D’altro canto, gli Stati Uniti chiameranno la Nato a impegnarsi maggiormente, chiedendo l’aumento delle spese militari. Un’evenienza preoccupante per Paesi come l’Italia, decisamente indietro da questo punto di vista, nonostante la rincorsa operata. In ogni caso, Donald Trump sembra confermare l’intenzione di terminare il conflitto in modo rapido e a breve dovrebbe mandare un inviato speciale per il conflitto proprio a Kiev.

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