Assegno di inclusione, attesa per l’esito: ecco quali sono le fasi dello stato della domanda e dove controllare.
Sono giorni di attesa per chi ha fatto richiesta di Assegno di inclusione: lo stato della domanda sta per cambiare e presto verrà svelato l’esito.
Ancora un po’ di pazienza e si scoprirà quanti dei circa 500 mila richiedenti dell’Assegno di inclusione - considerando solo chi ne ha fatto domanda tra il 18 dicembre 2023 e il 7 gennaio 2024 - avranno effettivamente accesso al contributo che per larghi tratti richiama il Reddito di cittadinanza.
In particolare, nello stato della domanda dell’Assegno unico - che può essere controllato tanto sul sito Inps quanto sulla piattaforma Siisl del ministero del Lavoro - verrà specificato se la richiesta è stata accolta o respinta.
Il “quando” potrebbe variare a seconda dei casi, anche perché a differenza del decreto n. 4 del 2019 che disciplina il Reddito di cittadinanza, abrogato dall’1 gennaio 2024, nel decreto n. 48 del 2023 non vengono specificate le tempistiche entro cui l’Inps deve completare la fase istruttoria della domanda di Assegno di inclusione.
Non esiste quindi un limite, per quanto l’Istituto si impegni a effettuare tutte le verifiche in tempi brevi.
Domanda Assegno di inclusione, dopo quanto arriva l’esito?
Nell’articolo 5 del decreto n. 4 del 2019, convertito in legge n. 26 del 2019, erano indicate chiaramente le tempistiche entro cui la fase istruttoria della domanda di Reddito di cittadinanza doveva essere completata.
In particolare, qui si legge che le informazioni contenute nella domanda dovevano essere comunicate all’Inps entro 10 giorni lavorativi dalla richiesta. A sua volta l’Istituto aveva 5 giorni di tempo per valutare il possesso dei requisiti di accesso sulla base delle informazioni disponibili nei propri archivi e in quelli delle amministrazioni collegate.
In ogni caso, il riconoscimento da parte dell’Inps doveva avvenire entro la fine del mese successivo alla trasmissione della domanda all’Istituto.
Questa precisione nelle tempistiche manca nell’Assegno di inclusione, poiché nel decreto n. 48 del 2023 non vengono specificate le scadenze entro cui l’Inps deve dare una risposta. Ci si limita a ribadire che il riconoscimento avviene previa verifica del possesso dei requisiti e delle condizioni previste, sempre con la possibilità di accedere alla banca dati personale e a quelle messe a disposizione da Comuni, ministero della Giustizia, ministero dell’Istruzione e del merito, Anagrafe tributaria, Pra (Pubblico registro automobilistico) e della altre pubbliche amministrazioni.
Non c’è quindi una risposta chiara alla domanda su quando arriva l’esito della domanda di Assegno di inclusione, per quanto comunque l’intenzione sia di far durare la fase istruttoria non più di un mese. Come specificato dal suddetto decreto, d’altronde, il beneficio economico decorre infatti dal mese successivo a quello di sottoscrizione del Patto di attivazione digitale.
Lo stato della domanda di Assegno di inclusione
Per farsi un’idea di quanto potrebbe essere il momento di scoprire l’esito della domanda è importante conoscere le fasi di avanzamento dello stato, il quale può essere controllato:
- dal sito Inps, nell’area dedicata all’Assegno di inclusione. Solitamente è qui che si reperisce l’informazione più aggiornata;
- dalla piattaforma Siisl, dove tuttavia potrebbe esserci un leggero ritardo di comunicazione.
Nel dettaglio, al momento dell’invio la domanda viene contrassegnata con la dicitura “acquisita”. A questo punto viene avviata la fase di lavorazione che una volta completata verrà annunciata con un cambio di stato: troverete infatti la voce “verificata salvo ulteriori controlli”. Ricordiamo infatti che le verifiche sul possesso dei requisiti possono essere effettuate sia prima che dopo l’accoglimento della domanda.
A questo punto è tutto pronto per conoscere l’esito, con la domanda che passerà ad “accolta” oppure a “respinta” nel caso di coloro che non ne soddisfano i requisiti. A tal proposito, potrebbe volerci qualche giorno per conoscere le cause che hanno portato al respingimento della richiesta.
Infine, è previsto anche uno stato che annuncia l’immediata consegna della carta come pure ogni pagamento mensile: “accolta in pagamento”.
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