La sterlina inglese è crollata sui livelli del 1985

C. G.

18/03/2020

La sterlina inglese è crollata tanto da riportarsi sui minimi di tre decenni. Cosa sta succedendo a Londra?

La sterlina inglese è crollata sui livelli del 1985

La sterlina inglese è crollata e, dopo aver attirato su di sé l’attenzione dell’intero mercato, si è inabissata sui minimi degli anni 80.

Nelle prime ore del mattino, il cambio GBPUSD ha nuovamente intrapreso la via del ribasso e si è riportato inizialmente sui livelli osservati nell’estate del 2016, dopo il referendum sulla Brexit.

Poi le cose sono peggiorate e la sterlina inglese è atterrata sotto 1,19, esattamente come accaduto durante il flash crash dell’ottobre di quattro anni fa. La discesa però è proseguita tanto da ricondurre la coppia sui livelli del 1985.

Sterlina inglese giù: i motivi del tonfo

Anche il pound non è stato esentato dal clima di generale scetticismo che ha travolto e sta continuando a travolgere i mercati finanziari globali. Il coronavirus ha imposto a numerosi osservatori e investitori di guardare l’economia con un occhio più critico e senza dubbio meno ottimista.

La pandemia si è estesa in numerosi Paesi del Vecchio Continente ed è arrivata ad interessare anche il Regno Unito. La sterlina inglese ha dunque iniziato a seguire con attenzione la questione e le relative reazioni del governo.

I campanelli d’allarme riguardanti l’arrivo di un’imminente recessione non sono mancati, mentre il primo ministro Boris Johnson ha parlato di un esecutivo di guerra, dunque pronto a fare il possibile per arginare il coronavirus. Dichiarazioni, queste, contrastanti rispetto a quelle emerse qualche giorno fa.

I timori di recessione legata al coronavirus hanno imposto alla sterlina inglese di ampliare perdite già evidenti iniziate la scorsa settimana. Dal 9 marzo in poi il cambio GBPUSD è crollato da quota 1,31 a quota 1,18.

In linea di massima, secondo gli osservatori le ragioni del tonfo odierno potrebbero essere diverse:

  • la tardiva risposta del governo al coronavirus;
  • il clima di panic selling generalizzato;
  • le incertezze legate alla Brexit e ora esacerbate.

Al momento in cui si scrive la sterlina inglese sta perdendo più dell’1% e sta scambiando su quota 1,189.

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