Stipendi personale scuola: il taglio del cuneo fiscale è ufficiale, cosa cambia a partire dal prossimo luglio.
Stipendi insegnanti: importanti novità da luglio 2020 quando il livello delle retribuzioni crescerà in virtù del taglio del cuneo fiscale voluto dal Governo.
Una novità di cui si parla da tempo, già con la Legge di Bilancio per il 2020 dove sono state stanziate le risorse per un taglio del cuneo fiscale con l’obiettivo di incrementare l’importo del bonus Renzi e aumentare complessivamente il livello delle retribuzioni.
Vantaggi ci saranno anche per gli stipendi del personale della scuola, per i quali già dal prossimo luglio è in arrivo un lauto aumento della retribuzione (al quale si spera si aggiungerà presto quello riconosciuto con il rinnovo del contratto per il quale, vista la situazione di emergenza, al momento ogni trattativa è ferma).
Ma perché parliamo ancora oggi del taglio del cuneo fiscale? Semplice, perché adesso questa novità è ufficiale visto che in questi giorni il decreto legge n° 3 del 5 febbraio 2020 è diventato legge in seguito all’approvazione definitiva della Camera (passato grazie a 254 voti, ma con l’astensione di Fratelli d’Italia e della Lega).
A breve, quindi, ci sarà la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento ma nel frattempo sappiamo già cosa cambierà grazie alle novità introdotte nello stesso. Il taglio del cuneo fiscale comporterà vantaggi per lo stipendio di circa 16 milioni di lavoratori dipendenti, insegnanti e personale ATA compresi, in misura variabile a seconda del reddito percepito.
Vediamo nel dettaglio cosa cambia e di quanto aumenterà il bonus Renzi a partire dal prossimo luglio 2020.
Stipendi insegnanti e ATA: quali aumenti grazie al taglio del cuneo fiscale
Il taglio del cuneo fiscale prevede aumenti per tutti i lavoratori, per un importo variabile a seconda della fascia di reddito di appartenenza. Qui però, trattando di insegnanti e ATA, ci concentreremo sulla fascia di reddito in cui solitamente si trovano queste categorie di lavoratori.
Partiamo da coloro che non superano i 28.000€ di reddito annui; per questi il bonus Renzi di 80,00€ verrà incrementato a 100,00€ mensili, con un aumento di 20,00€ netti in busta paga (a partire da luglio).
Nuova detrazione, invece, per coloro che rientrano nella fascia di reddito compresa tra i 28.000€ e i 35.000€ euro annui, nella quale si trovano la maggior parte degli insegnanti e del personale della scuola tutta. Per questi la detrazione oscilla tra i 100,00€ e gli 80,00€ al mese (attuale importo del Bonus Renzi), per un massimo quindi di 960,00€ l’anno.
Nel dettaglio, gli importi riconosciuti in più con il taglio del cuneo fiscale sono i seguenti:
- redditi compresi tra 28.000€ e 29.000€: 97,00€ mensili in più;
- redditi compresi tra 29.000€ e 30.000€: 94,00€ mensili in più;
- redditi compresi tra 30.000€ e 31.000€: 91,00€ mensili in più;
- redditi compresi tra 32.000€ e 33.000€: 85,70€ mensili in più;
- redditi compresi tra 33.000€ e 34.000€: 83,00€ mensili in più;
- redditi compresi tra 34.000€ e 35.000€: 80,00€ mensili in più.
Sopra a questa fascia di reddito l’importo si riduce progressivamente fino ad arrivare a 0 per coloro che hanno un reddito pari o superiore ai 40.000€ annui.
Se il bonus non spetta recupero in otto mensilità
Con la conversione in legge è stato disposto che i sostituti d’imposta riconoscono in via automatica il trattamento integrativo.
Tuttavia, nel caso in cui in sede di conguaglio si verifichi che il trattamento integrativo non spetta, allora questi dovranno provvedere al recupero dell’importo. Recupero che verrà effettuato in otto rate qualora ecceda le 60,00€.
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