Stipendi da sogno e nessuna preoccupazione di essere licenziati in Finlandia. Ecco in quale settore e con quale laurea
Un lavoro sicuro, ben pagato e con pochissime possibilità di essere licenziati. Praticamente il sogno di tutte le persone che, una volta completato il percorso di studi universitari, si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro.
Un sogno che è realtà per i laureati in economia in Finlandia, secondo un recente studio della Finnish Business School. Ecco cosa è emerso dalla recente analisi di settore del Paese Scandinavo e un paragone con la situazione italiana.
L’analisi di mercato sugli economisti aziendali in Finlandia
L’Associazione degli economisti finlandesi ha recentemente pubblicato un interessante studio relativo allo stato di salute del settore.
Quello che emerge è decisamente incoraggiante per chi si laurea in economia aziendale e cerca lavoro in Finlandia: lo scorso anno gli stipendi medi sono saliti a 5.700 euro al mese con il picco della capitale Helsinki dove si arriva addirittura a 6.004 euro.
E a confermare la percezione positiva è stato un sondaggio condotto tra gli stessi economisti: l’83% degli intervistati non teme per il proprio posto di lavoro, e sostiene di non essere preoccupato del rischio licenziamento o dimissioni.
Per chi sogna un’esperienza all’estero e sta studiando economia, la Finlandia potrebbe essere un’opzione da tenere in altissima considerazione.
Il paragone con l’Italia
Il paragone tra Finlandia e Italia è, purtroppo, impietoso. Almeno a livello di retribuzione netta mensile. E questo nonostante il fatto che lo stipendio medio dei laureati in economia è tra i più alti in assoluto nel nostro Paese.
In media un laureato in uno dei diversi indirizzi economici in Italia guadagna uno stipendio mensile di 1.803 euro. Una ricerca di Almalaurea, società di servizi per il lavoro che opera nel campo dell’intermediazione e nella selezione del personale, stima un incremento di retribuzione di circa 400 euro nei primi 5 anni.
Ovvero la media della retribuzione mensile per i neolaureati è di circa 1.414 euro che diventano 1.803 dopo 5 anni dall’assunzione. Al termine del decimo anno di lavoro, secondo una stima ipotetica, lo stipendio medio netto mensile per un economista salirebbe a circa 2.200 euro. Meno della metà rispetto a un omologo finlandese.
Il tasso di occupazione dei laureati in economia aziendale in Italia
Le ricerche annuali di Almalaurea forniscono uno spaccato importante anche sul tasso di occupazione dei laureati.
Secondo l’ultimo report la facoltà più richiesta al momento in Italia è l’ingegneria industriale e dell’informazione con il 95,6% di laureati che trova facilmente lavoro. Seguono l’informatica e le tecnologie ITC con il 94,6% di tasso di occupazione, l’architettura e ingegneria civile con il 92,5% e, appunto, l’economia con il 91,2%.
Più nel dettaglio risulta che a un anno di distanza dal conseguimento di una laurea magistrale in Scienze dell’Economia circa il 73% dei neolaureati trova lavoro. Se si parla di magistrale in Scienze Economico-Aziendali, invece, la percentuale sale al 76%.
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