Stop ai controlli fiscali della Guardia di Finanza, che adegua il proprio lavoro all’emergenza Coronavirus. Vediamo come cambiano le attività delle Fiamme Gialle.
Il Coronavirus cambia anche l’attività della Guardia di Finanza: stop ai controlli fiscali e in materia di lavoro e antiriciclaggio.
La Guardia di Finanza infatti ha deciso di adeguare i propri compiti alla situazione di emergenza sanitaria che ha colpito l’Italia.
Forse per la prima volta nella storia, la Guardia di Finanza riprogramma la propria attività, concentrando le proprie forze sul presidio del territorio, aiutando le pattuglie per strada: l’obiettivo principale è vigilare che il divieto di assembramento venga rispettato.
Continueranno però i controlli sulle frodi e sui comportamenti illeciti che riguardano l’emergenza sanitaria, come la vendita di mascherine non a norma.
Fino a quando? Nella circolare firmata l’11 marzo da Giuseppe Arbore, capo del III reparto, non c’è una data, ma la Guardia di Finanza aiuterà la cittadinanza “fino a cessate esigenze”.
Coronavirus, stop ai controlli della Guardia di Finanza
L’emergenza Coronavirus, che ha portato al lockdown di tutta l’Italia, sta avendo ripercussioni su tanti settori, dal cambiamento delle abitudini personali agli strascichi economici da cui sarà difficile riprendersi.
Ma il cambiamento delle proprie attività non riguarda solo i “comuni” cittadini: anche la Guardia di Finanza si è adeguata alla nuova situazione di emergenza sanitaria.
Le Fiamme Gialle, forse per la prima volta nella storia, hanno fermato i controlli fiscali, gli accertamenti sul lavoro e in materia di riciclaggio.
L’ordine arriva dall’alto, e a partire dall’11 marzo (data in cui il protocollo è stato firmato) fino a quando sarà cessata l’emergenza, la Guardia di Finanza mette a disposizione i propri uomini per dare una mano alle pattuglie in strada, quelle che controllano che il divieto di assembramento venga rispettato, come stabilito dal decreto del 9 marzo.
Continua quindi il presidio del territorio, con attenzione anche a quello marittimo e lacuale, affiancando le forze di pubblica sicurezza.
Fino a data da destinarsi, quindi, sono sospese le seguenti attività:
- controlli fiscali;
- controllo delle verifiche;
- controlli in materia di lavoro, salvo casi di “indifferibilità e urgenza”, come contestazioni che potrebbero scadere;
- controlli strumentali;
- controlli antiriciclaggio.
Coronavirus: ecco come cambia l’attività della Guardia di Finanza
Tutta Italia sta facendo dei cambiamenti per rispettare le misure di contenimento del virus, compresa la Guardia di Finanza.
Questo però non significa che l’attività delle Fiamme Gialle si fermi ai controlli di pattuglia: continueranno i controlli sulle frodi e su tutte le condotte illegali legate all’emergenza sanitaria, come la vendita di mascherine e gel disinfettanti a prezzi esorbitanti.
Non solo: le Fiamme Gialle continueranno a vigilare sulle gare di approvvigionamento delle apparecchiature mediche, oltre che sull’indebita percezione delle risorse pubbliche disposte per famiglie e imprese.
Anche i controlli in Dogana saranno ricalibrati alla ricerca di merci in entrata e in uscita, come le mascherine, contraffatte.
Infine, vista la corsa agli acquisti, la Guardia di Finanza vigilerà anche sulle violazioni sulla pubblicità dei prezzi e sulla qualità delle merci.
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