Il ministro della Salute Orazio Schillaci spiega che il governo va verso un allentamento dell’uso delle mascherine in ospedale: da maggio potrebbe cambiare o cadere del tutto l’obbligo.
È tempo di dare un addio definitivo alle mascherine. Dal 1° maggio 2023, come prevedono le disposizioni passate, non sarà più obbligatorio indossare i dispositivi di sicurezze nelle strutture sanitarie. Se il governo Meloni non prenderà una decisione diversa, anche gli ospedali e gli ambulatori smetteranno di indossare quotidianamente le mascherine (se non in situazioni necessarie).
A dare disposizione per il proseguimento dell’uso delle mascherine deve essere il ministero della Salute, che sembra però orientato verso la decisione opposta. Gli esperti, come accaduto già per diversi altri argomenti in seno al pandemia di coronavirus, sono divisi sulla direzione da intraprendere. Nella maggior parte dei casi però la protezione sembra essere ancora necessaria.
Contrario invece Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova. Secondo Bassetti infatti dobbiamo uscire dalla dimensione dell’obbligo. “È il momento di trattare il Sars-CoV-2 come altri virus simili. Farlo avrebbe ricadute positive - dice ancora Bassetti - nell’organizzazione ospedaliera”.
Non tutti però sono di questa opinione e a due settimane dallo stop all’obbligo delle mascherine in ospedale non c’è più molto tempo prima che l’addio arrivi in sordina. Il ministro della Salute Schillaci ha fatto sapere che ci sarà una riunione domani (giovedì 20 aprile 2023) per decidere in merito all’eliminazione della mascherina dagli ospedali.
Addio alle mascherine negli ospedali? Sì, ma non ovunque
“Andiamo verso un allenamento dell’uso delle mascherine in ospedale”. A dirlo è il ministro della Salute, Orazio Schillaci, a margine della conferenza stampa sul via libera alle nuove tariffe del Servizio sanitario nazionale. “Domani - ha spiegato l’esponente del governo - ci sarà una riunione e decideremo, ma si va verso un allentamento. Le mascherine si manterranno probabilmente nei reparti per i pazienti a rischio e immunodepressi”.
La direzione sembra già intrapresa, anche se diversi esperti si dicono contrari. Secondo chi è favorevole all’addio alle mascherine anche negli ospedali, dobbiamo essere pronti ad accantonare il Sars-CoV-2 come emergenza e, al contrario, di iniziare a trattarlo come qualsiasi altro virus respiratorio simile. Sì e no, dicono alcuni, perché è nelle e dalle strutture ospedaliere che si rischia una ricaduta in fatto di numeri. Peggio ancora è il potenziale rischio per le persone non vaccinate perché immunodepresse o con necessità speciali, le cosiddette categorie fragili.
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Esperti a confronto: sì e no all’obbligo mascherine negli ospedali
Sono diversi gli esperti che si stanno confrontando sul tema dell’obbligo delle mascherine negli ospedali. Più che il tema della sicurezza, che appare chiaro e univoco a tutti, a destare qualche dubbio è proprio l’aspetto dell’obbligo. Secondo Matteo Bassetti infatti è il tempo di abbandonare la dimensione dell’obbligo. “Non ha senso perché il Sars-Cov-2 non è più grave, oggi, rispetto a altri virus respiratori”, ha spiegato.
Opinione opposta invece per il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta, secondo cui l’obbligo di mascherina negli ospedali e negli ambienti sanitari andrebbe mantenuto. Per Cartabellotta “le infezioni nosocomiali non riguardano soltanto il Covid. Gli ospedali tendono a selezionare batteri di un certo tipo anche resistenti agli antibiotici” e quindi tutti andrebbero trattati con il massimo della sicurezza disponibile, come le mascherine.
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