I corsi di Ferrari sono scivolati al di sotto di un supporto statico rilevante dopo essere stati respinti da una trendline discendente di medio periodo. Vediamo come impostare l’operatività con i Corridoi Certificates di SocGen
Nelle scorse sedute, i prezzi di Ferrari hanno iniziato un nuovo impulso discendente, correggendo gran parte dei rialzi messi a segno da inizio ottobre.
Ferrari, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Da un punto di vista grafico, le quotazioni sono state respinte dalla linea di tendenza che collega i top del 17 e 25 luglio 2019. Al momento, i corsi veleggiano a ridosso della trendline di brevissimo periodo ottenuta collegando i minimi del 3 e 10 ottobre 2019.
Per i venditori, sarà importante monitorare proprio l’ultimo livello dinamico citato, transitante a 135,82 euro: una sua rottura determinerebbe una prosecuzione del ritracciamento verso i 129,06 euro, dove passa la media mobile semplice a 200 giorni.
Da questa zona, i compratori potrebbero tornare a rialzare la testa, soprattutto considerando il fatto che statisticamente l’ultimo trimestre dell’anno è positivo.
Al contrario, il movimento discendente avrebbe maggiori possibilità di continuare nel caso in cui i corsi si dovessero spingere al di sotto della SMA 200: in tale evenienza, la pressione di vendita si potrebbe spingere fino all’area dei 113,15 euro, dove è presente il supporto statico lasciato in eredità dai top del primo febbraio 2019 e il 61,8% del ritracciamento di Fibonacci disegnato sulla gamba rialzista partita lo scorso gennaio.
Strategie operative con i Corridor Certificates
Operativamente, si potrebbero sfruttare le potenzialità del Corridor Certificate di Société Générale con ISIN LU1988682487 da 136 euro. Il prodotto presenta una Barriera Superiore ai massimi storici, fissata nello specifico a 180 euro.
La Barriera Inferiore è invece localizzata a 120 euro, al di sotto dei livello di concentrazione di domanda menzionati nel corso dell’analisi. Al fine di tutelare parte del capitale, si potrebbe inserire uno stop loss a 128 euro.
L’obiettivo di questa strategia è quello di cercare di mantenere il Certificato fino alla sua scadenza, fissata al prossimo 20 dicembre: in questo caso, la massima redditività potenziale sarebbe del 18,48%.
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