Petrolio WTI: congestione di lungo periodo si presta a strategie Corridor

Le quotazioni del petrolio WTI stanno cercando di rialzare la testa dopo tre sedute consecutive di ribasso.

Petrolio WTI, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

Graficamente, si nota come dallo scorso giugno i prezzi siano inseriti in una fase laterale, delimitata superiormente dalla resistenza a 60,39 dollari al barile, ereditata dai top del 21 marzo 2019, e inferiormente dal supporto a 50,64 dollari al barile.

Recentemente, i corsi hanno testato la parte inferiore dell’ampia congestione, iniziando un lento movimento ascendente all’interno di un canale di breve periodo. Lo scorso 20 ottobre poi, l’avanzata dei compratori è stata frenata dalla media mobile semplice a 200 giorni.

Per il fronte rialzista ora si prospetta l’ennesimo ostacolo, transitante in area 58 dollari, livello di concentrazione di offerta corroborato da tre elementi: la media mobile semplice a 200 giorni, la parte superiore del canale e la linea di tendenza che unisce i massimi del 3 ottobre 2018 a quelli del 23 aprile 2019. Solo con un breakout deciso di queste resistenze i prezzi potranno dirigersi verso la parte superiore della lateralizzazione.

In generale, la congestione dei corsi si presta all’utilizzo di prodotti che permettano di guadagnare da queste situazioni senza essere eccessivamente precisi nel trovare un punto di entrata: i Certificati Corridor.

Strategie operative con i Certificati Corridor

Visto quanto emerso dall’analisi tecnica, si potrebbe sfruttare l’attuale fase di congestione da 55,76 dollari al barile con il Certificato Corridor di Société Générale con ISIN LU1988690233.

Il prodotto presenta una Barriera Inferiore a 48 dollari al barile, e una Barriera Superiore a 64 dollari al barile. Entrambi i valori si trovano rispettivamente al di sotto e al di sopra della parte inferiore e superiore del trading range individuato nell’analisi.

L’obiettivo dell’operatività è quello di mantenere il Certificato fino alla sua scadenza (20 dicembre 2019), mirando ad ottenere la massima redditività potenziale, pari al 60,77%.