I corsi del petrolio WTI hanno iniziato a reagire a ridosso del fondamentale supporto statico a 50,64 dollari al barile. A dispetto del forte ribasso delle scorse settimane, si potrebbero valutare strategie asimmetriche long mirando ad un parziale riasssorbimento delle vendite
Nelle scorse sedute, i prezzi del petrolio WTI hanno subito un forte deprezzamento, passando dai top dal 25 aprile 2019 segnati lo scorso 8 gennaio, ai minimi dal 9 gennaio 2019 registrati oggi.
Petrolio WTI, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Graficamente, i corsi hanno iniziato ad indebolirsi a inizio anno, quando hanno dovuto fare i conti con l’area resistenziale compresa tra i 63 e i 64,57 dollari al barile, corroborata dal transito della linea di tendenza disegnata con i top del 20 maggio e 16 settembre 2019 e del livello statico ereditato dai minimi del 4 giugno 2018.
La struttura tecnica della materia prima ha quindi iniziato a rompere i primi supporti, come quello orizzontale derivante dai massimi del 21 novembre 2019, quello dinamico ottenuto collegando i lows del 10 ottobre e 3 dicembre 2019, e quello fornito dalla media mobile semplice a 200 giorni.
Dopo la violazione di tali aree, i corsi hanno messo a segno una seconda gamba di ribasso che li ha portati al test del fondamentale supporto a 50,64 dollari, lasciato in eredità dai minimi del 15 gennaio 2019.
Sebbene la tendenza sia ribassista, questo sostegno potrebbe attirare le attenzioni degli acquirenti, che avrebbero la possibilità di iniziare un primo rimbalzo, come nelle ultime occasioni in cui questo livello di concentrazione di domanda ha subito un test.
Strategie operative con i Certificati Corridor
Da un punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie asimmetriche long con il Certificato Corridor di Société Générale con ISIN LU2035275358 in caso di ritorno delle quotazioni a 51,88 dollari al barile.
Anche se il prodotto presenta una Barriera Inferiore a 45 dollari al barile, si potrebbe individuare uno stop loss a 49,54 dollari, al fine di tutelare parte del capitale. La Barriera Superiore è invece posta a 72 dollari. Con un downtrend così intenso, l’obiettivo può essere individuato in maniera piuttosto conservativa a 54,10 dollari.
Se si volesse mantenere il Certificato fino a scadenza, fissata per il 19 giugno 2020, la massima redditività potenziale sarebbe del 140,96%.
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