Le quotazioni di Unicredit hanno violato un supporto statiche che, se re-testato, potrebbe creare occasioni per strategie di natura ribassista implementabili con i Certificati StayDOWN di SocGen
Con l’apertura in gap down di oggi, le azioni Unicredit hanno confermato la fase di debolezza delle ultime sedute.
Unicredit, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dopo l’intenso rialzo iniziato ad agosto 2019, le quotazioni hanno lateralizzato dopo aver violato diverse resistenze di rilievo. Elemento interessante di questa congestione è stata l’incapacità dei prezzi di superare i top del 2019 a 13,692 euro, messo in luce dalla linea di tendenza di breve periodo ottenuta collegando i top del 13 e 20 dicembre dello scorso anno.
Al momento, i corsi sembrano diretti verso la trendline ascendente che unisce i minimi del 13 agosto a quelli del 7 ottobre 2019. A corroborare questa ipotesi è la rottura del supporto orizzontale ereditato dai massimi del 17 aprile 2019, a 13,066 euro.
Se anche il livello dinamico menzionato prima dovesse subire una violazione, le quotazioni avrebbero la possibilità di venire traghettate verso l’area compresa tra 11,39 e 11,798 euro, zona di passaggio della media mobile semplice a 200 giorni e del livello orizzontale derivante dai massimi del 5 luglio 2019.
Al contrario, i compratori riuscirebbero a dar vita ad una ripartenza in caso di recupero di 13,24 euro in primis, e 13,70 euro poi.
Strategie operative con i Certificati StayDOWN
Operativamente, si potrebbe sfruttare l’eventuale re-test del livello statico rotto tra ieri e oggi per valutare una strategia di natura short da 13,066 euro con il Certificato StayDOWN di SocGen con ISIN LU2024217767.
Il Certificate presenta una Barriera Superiore a 14 euro, ma per tutelare parte del capitale si potrebbe individuare uno stop loss in zona 13,45 euro. Se quest’ultimo livello venisse superato, verrebbe riassorbita la barra del 15 gennaio scorso, fatto che evidenzierebbe una certa forza dei compratori. Per quanto concerne l’obiettivo invece, questo sarebbe individuabile a 12,45 euro.
Se si volesse mantenere il prodotto a scadenza, fissata per il 19 giugno 2020, la massima redditività potenziale sarebbe del 66,39%.
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