I prezzi di Telecom Italia hanno reagito su un importante livello supportivo, aprendo le porte a strategie di natura rialzista implementabili con i Certificati StrayUP di SocGen
Dopo numerose sedute all’insegna della forte debolezza, le azioni Telecom Italia ieri hanno fornito un segnale positivo.
Telecom Italia, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
In generale, il grafico del titolo mette in luce come il deciso movimento ascendente messo a segno tra agosto e novembre 2019 abbia subito in poco più di due mesi un deterioramento importante, venendo ritracciato per oltre la metà della sua estensione.
A respingere l’avanzata dei compratori è stata una resistenza di lungo periodo, lasciata in eredità dai massimi del 19 settembre 2018 a 0,5774 euro. Questo ostacolo, che in prima battuta sembrava superato, ha portato le quotazioni alla rottura della linea di tendenza ottenuta collegando i minimi del 14 agosto a quelli del 4 ottobre 2019.
Il pullback di tale livello dinamico ha dato il via al vero e proprio ribasso, con i venditori che hanno violato dapprima il livello di concentrazione di domanda a 0,5454 euro, per poi passare a quello transitante a 0,5241 euro.
A seguito di un primo momento in cui anche la media mobile semplice a 200 giorni sembrava violata, le vendite sono rallentate. A sostenere le quotazioni da questo punto di vista è il 61,8% del ritracciamento di Fibonacci disegnato su tutto l’impulso ascendente di agosto-novembre 2019, oltre alla validità psicologica di quota 0,50 euro.
Considerando anche la fase di eccesso di pressione ribassista presente sulle quotazioni, testimoniata dall’RSI settato a 14 periodi, si potrebbe ipotizzare una prosecuzione del rimbalzo, il quale potrebbe estendersi fino a 0,5241 euro nel breve periodo.
Strategie operative con i Certificati StayUP
Da un punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie di natura long da 0,51 euro con il Certificato StayUP di Société Générale con ISIN LU2024212024. La vicinanza dei prezzi alla Barriera Inferiore del prodotto, a 0,48 euro, lo rende adatto a un’operatività di breve periodo. Per tutelare una parte del capitale, si potrebbe individuare uno stop loss appena al di sotto dei minimi di ieri, a 0,4912 euro. L’obiettivo è invece localizzato a 0,54 euro.
Se invece si decidesse di portare il prodotto a scadenza, fissata per il prossimo 20 marzo, la massima redditività potenziale sarebbe dell’83,15%.
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