Banche Europee: ecco i 14 istituti con Cet1 fully rated sotto il 9%

Luca Fiore

6 Novembre 2018 - 15:20

Nonostante la promozione incassata dagli stress test, sono diverse le banche europee che dovrebbero mettere in campo misure di rafforzamento patrimoniale. Parola di Luis de Guindos.

Banche Europee: ecco i 14 istituti con Cet1 fully rated sotto il 9%

Una dozzina di banche europee dovrebbero mettere in campo misure destinate al miglioramento del livello di patrimonializzazione. È quanto ha dichiarato Luis de Guindos, vice presidente della Banca Centrale Europea, commentando i risultati dei recenti stress-test.

Nello scenario avverso dei test condotti dall’Eba (European banking authority), l’indice di solidità patrimoniale (Cet1, Common equity tier 1) è risultato per tutte maggiore, nello scenario avverso al 2020, della soglia minima del 5,5%. Secondo de Guindos, sarebbe stato più opportuno fissare un livello maggiore.

Le banche con Cet 1 sotto il 9% saranno monitorate da vicino

“Gli istituti con quozienti di patrimonializzazione ‘core’ sotto il 9% mostrano una posizione patrimoniale debole, anche se ancora soddisfacente”, ha detto il rappresentante dell’Eurotower nel corso di una conferenza a Bruxelles.

“Questi 12 istituti, che rappresentano quasi il 40% del totale degli asset del settore, dovrebbero irrobustirsi e migliorare la dotazione di capitale per essere in grado di fronteggiare le sfide future”. In qualunque caso, “saranno monitorate da vicino” .

Tra le 12 banche troviamo pesi massimi del calibro di Barclays (Cet1 al 6,37%), BNP Paribas (8,64%), Deutsche Bank (8,14%) e Societe Generale (7,61%). Risalendo la classifica emersa dai test, tra gli altri otto istituti ci sono la nostra Banco BPM (6,67%), Lloyds Banking (6,8%), Norddeutscher (7,07%), UBI (7,46%), Banco de Sabadell (7,58%), La Banque Postale (8,22%), Erste Group Bank (8,45%) e BBVA (8,8%). Immediatamente sotto il 9% troviamo anche DZ Bank (8,97%) e Bank of Ireland (8,93%).

L’ex ministro dell’ economia spagnolo ha inoltre rilevato che solo il 15% degli asset sono detenuti da istituti “con una solida capacità” di resilienza agli shock grazie a un indice di solidità che non scenderebbe sotto quota 11% neanche in caso di scenario avverso. Il restante 45%, che presentano un CET1 “stressato” compreso tra il 9 e l’11%, mostrano una capacità “ragionevole” di affrontare scenari avversi.

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