Nella stufa a pellet si può utilizzare il nocciolino di sansa vergine?

Giorgia Bonamoneta

16/09/2022

Ci sono alternative al pellet? Sì, esiste il nocciolino di sansa vergine, molto più economico, ma non può essere utilizzato con tutte le tipologie di stufe. Ecco come capirlo.

Nella stufa a pellet si può utilizzare il nocciolino di sansa vergine?

In vista di un inverno freddo e dagli alti costi di riscaldamento, si stanno cercando delle alternative. La stufa a pellet è una di questa, ma il prezzo del pellet nel corso dei mesi è aumentato a oltre il doppio del prezzo registrato prima della crisi. Si tratta dell’ennesima conseguenza della guerra in Ucraina, poiché vede la scarsità di materiale - proveniente da Ucraina e Russia - e il calo di produzione per via del costo dell’energia. Insomma, per chi ha acquistato una stufa a pellet credendo di poter sfuggire all’aumento del gas, ora deve far i conti con il prezzo del pellet.

Per questo si cercano delle alternative, come il nocciolino di sansa vergine. Il nocciolino è uno scarto di lavorazione e ha un potere calorifero, inoltre il suo costo è molto più basso dell’attuale prezzo del pellet. Il nocciolino di sansa vergine si aggira infatti intorno ai 5 euro al sacco (15kg), prezzo al quale si trovava il pellet fino a prima della crisi ucraina.

Ma si può utilizzare il nocciolino di sansa vergine in tutte le stufe a pellet? La risposta è no. Infatti non tutte le stufe supportano questo genere di prodotto ed è bene conoscere nel dettaglio il proprio impianto di riscaldamento. Scopriamo insieme come capire se la propria stufa a pellet è idonea all’uso del nocciolino di sansa vergine.

Stufa a pellet: il nocciolino di sansa vergine è un’alternativa?

Il freddo è alle porte, tra giornate più corte e un generale calo delle temperature. Sarà un inverno freddo, soprattutto per l’inevitabile costo del gas. Tra le alternative al riscaldamento attraverso il gas domestico, c’è la stufa a pellet. Negli ultimi anni l’utilizzo di questo sistema di riscaldamento è aumentato. Proprio per via dell’aumento nelle case di stufe a pellet la riserva - scarsa in seguito all’inizio della guerra in Ucraina - ha visto i prezzi dei sacchi di pellet aumentare oltre il doppio, da circa 5 euro al sacco a 11-15 euro per la stessa quantità.

Ci sono delle alternative al pellet, come per esempio il nocciolino di sansa vergine, ma questo non è adatto a tutte le tipologie di stufe. Le possibilità sono essenzialmente tre:

  • la stufa è idonea ad andare anche con nocciolino;
  • la stufa può andare con nocciolino, ma serve fare dei lavori
  • la stufa non può in alcun caso andare con nocciolino

Il nocciolino ha il vantaggio del prezzo, che si aggira intorno ai 5 euro al sacco. Un bel risparmio. Ci sono però dei contro piuttosto importanti e sono: i residui di cenere, l’odore acre e la reperibilità dello stesso.

Come far funzionare la stufa a nocciolino di sansa vergine?

Per sapere se la stufa è adatta anche alla combustione del nocciolino è sempre meglio chiamare il servizio di assistenza clienti e chiedere informazioni dirette e chiare. In linea di massima se il foro del braciere supera i 3 mm sappiamo già che non tratterrà il nocciolino e quindi non può funzionare.

In questo caso, sempre senza la certezza che questo passaggio non blocchi la stufa, si può tentare di aggiungere una rete metallica con fori inferiori o pari a 3 mm (tra i 2,5 mm e i 3 mm). Servirà fare delle prove per avere la certezza che funzioni. Per questo il contatto con il brand della stufa è il primo passo per capire se si può usare il nocciolino di sansa in alternativa al pellet.

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