Dopo ben 8 rinvii adesso sempre essere ufficiale: la Sugar Tax sta per entrare in vigore. Ecco quando e le conseguenze.
Sembra avvicinarsi il momento dell’entrata in vigore della Sugar Tax, la tassa sulle bevande zuccherate la cui introduzione è in discussione da anni. Il primo a vararla con l’obiettivo di ridurre il consumo di bevande zuccherate fu il secondo governo Conte inserendo la tassa nella manovra 2020. Nel corso dell’iter legislativo, anche per le pressioni e proteste delle aziende di settore, l’entrata in vigore fu rinviata. Da quel momento, di anno in anno, a prescindere dai governi, la Sugar Tax, ha sempre subito rinvii nella sua entrata in vigore. Ma adesso, dopo 8 rinvii (l’ultimo lo scorso maggio, ndr) sembra essere arrivato il suo momento.
A sancirlo è la legge di Bilancio appena approvata dal Governo. All’interno della manovra 2025 non viene menzionata e questo significa che non ci sarà alcun altro rinvio e la data di entrata in vigore è confermata. Ecco da quando.
Sugar Tax, ufficiale: ecco quando entrerà in vigore
Come stabilito lo scorso maggio con il nuovo rinvio, la Sugar Tax entrerà in vigore il 1° luglio 2025. Non sembrano esserci più dubbi e nuovi rinvii all’orizzonte. Da quel giorno le bibite zuccherate ma anche i prodotti da diluire, subiranno un’imposta di 10 centesimi al litro nel caso di prodotti finiti e 0,25 euro per chilo per i prodotti da diluire. L’obiettivo è ridurre il consumo di bevande zuccherate che sono una delle principali cause di un’alimentazione scorretta e dell’aumento di peso, se inserite all’interno di un contesto fatto anche di vita sedentaria e scarsa attività fisica.
A lanciare l’allarme sull’introduzione della Sugar Tax è Assobibe, l’associazione che raggruppa le aziende di bevande analcoliche. Con l’aumento delle imposte si prevede per le bibite zuccherate un aumento del 28% per litro con una stima di un -16% di vendite e 5mila posti di lavoro a rischio. Nomisma parla anche di un calo degli investimenti per 48 milioni di euro. Insomma conseguenze negative per tutta la filiera e aumenti dei costi per le aziende difficili da sostenere.
Si chiede quindi al Governo di fare un passo indietro. Lo scorso mese di maggio il presidente di Assobibe, Giangiacomo Pierini, disse: «È una tassa inutile e dannosa, che anche dove formulata meglio di così non produce gli effetti sulla salute per cui è stata pensata. L’offerta calorica delle bevande analcoliche è stata migliorata nel corso degli anni, con una riduzione del 41% degli zuccheri immessi in consumo negli ultimi 12 anni».
Oggi lo stesso presidente che rappresenta le aziende di bevande analcoliche, chiede almeno il rinvio, considerato che da gennaio entreranno in vigore anche le norme Ue sulla plastica monouso, con conseguenti nuovi costi per le aziende. Tra plastica e Sugar Tax, si prospetta un 2025 difficile per il comparto. Al momento è tutto confermato al 1° luglio anche se il vicepremier Antonio Tajani, alcuni giorni fa ha rilanciato l’ipotesi di un nuovo rinvio: «La manovra può essere migliorata, faremo di tutto per ridurre le tasse il più possibile e chiederemo conto del rinvio della Sugar Tax».
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