Superbonus, novità sul rinvio della scadenza per la Cila e sulla cessione dei crediti

Rosaria Imparato

7 Dicembre 2022 - 17:51

Colpo di scena sul superbonus: si riapre la possibilità di un rinvio della scadenza per presentare la Cila. Il governo continua anche a lavorare sullo sblocco dei crediti: vediamo le ultime novità.

Superbonus, novità sul rinvio della scadenza per la Cila e sulla cessione dei crediti

Ogni giorno ci sono novità sul superbonus e sulla cessione del credito. È un periodo convulso, di emendamenti, smentite e passi avanti. Le ultime novità «ufficiali» risalgono al dl Aiuti quater, attualmente in fase di conversione in legge. Buona parte degli emendamenti presentati durante l’iter di conversione riguardano l’agevolazione edilizia, in particolare i parlamentari spingono per un rinvio della scadenza per la presentazione della Cila, da cui dipende la possibilità di applicare il superbonus al 110% anche nel 2023 (e non al 90%).

Dopo la bocciatura della proroga del 5 dicembre di Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, sembra che l’ipotesi di una rinvio del termine dal 25 novembre al 31 dicembre 2022 per la presentazione delle Cilas possa essere ancora in piedi.

Rimane poi da sciogliere il nodo della cessione dei crediti, su cui pesano i vincoli imposti da Eurostat.

Superbonus verso il rinvio: più tempo per presentare la Cila

Secondo quanto previsto dal dl Aiuti quater, il 25 novembre era l’ultimo giorno per poter presentare la Cila, comunicazione di inizio lavori, per poter usare il superbonus 110% anche nel 2023. Il primo emendamento al dl Aiuti quater punta a prorogare la scadenza al 31 dicembre 2022.

Vista la strettissima finestra temporale, i professionisti sono stati costretti a presentare Cilas a decine e uffici comunali sommersi dalle pratiche. Con la scadenza rinviata al 31 dicembre si allargherebbe l’area dei lavori protetti dal taglio. Questo rinvio riguarderebbe solo la riapertura del termine per le comunicazioni, e non quello delle delibere condominiali, con un costo stimato di 66 milioni per il 2025, 2026, 2027 (in totale, poco meno di 200 milioni). Se il rinvio venisse allargato anche alle delibere condominiali potrebbe arrivare a costare, secondo le stime del Sole 24 Ore, fino a 300 milioni.

Una conferma circa la possibilità di una proroga con l’approvazione di un apposito emendamento arriva dalla capogruppo al Senato di Forza Italia, Licia Ronzulli:

“Sul superbonus ci sono buone notizie: c’è una cabina di regia, un tavolo tecnico che sta lavorando. Arriverà credo un emendamento del governo, del Mef, su questo che andrà nella direzione chiesta da Forza Italia quindi sicuramente sulla proroga al 31 dicembre e anche una soluzione per la cessione dei crediti incagliati”

Tra le altre novità contenute nel provvedimento circa il superbonus ci sono l’abbassamento dell’aliquota di detrazione al 90% nel 2023, i nuovi requisiti di reddito per le villette, il calcolo del reddito sul quoziente familiare e non più sull’Isee.

Superbonus, gli emendamenti presentati per sbloccare la cessione dei crediti

Per sbloccare la cessione del credito sono all’esame due possibili strade. La prima prevede di riportare in avanti all’anno successivo le quote di crediti che imprese e banche non riescono a utilizzare in compensazione per mancanza di capienza fiscale. La seconda, proposta da Ance e Abi, è quella di compensare una quota dell’1% degli F24 presi in carico dalle banche per i versamenti fiscali e contributivi dei clienti con i crediti da bonus edilizi in modo automatico.

Riguardo ai crediti edilizi, però, sono stati presentati anche altri emendamenti. Fratelli d’Italia ha proposto una norma per sterilizzare i sequestri dei crediti a carico di chi li acquistati in buona fede. È stato presentato anche un altro emendamento che depotenzia la responsabilità solidale nelle cessioni del credito, per cui -spiega il Sole24Ore- l’impresa che cede il bonus risponde solo per le informazioni disponibili al momento in cui avviene il passaggio del credito e non per le altre, che riguardano il committente originariamente titolare della detrazione.

La valutazione definitiva è rinviata, però, all’inizio della settimana. Il viceministro Mef Maurizio Leo ha dichiarato: «Le imprese devono essere salvaguardate. Con il ministro Giorgetti questa situazione ci è molto chiara. Verremo assolutamente in soccorso delle imprese. Nel giro di un paio di giorni dovremo avere delle risposte che verranno calate nell’Aiuti quater».

Iscriviti a Money.it