Nei 26 cantoni svizzeri si applica una tassazione media pari al 32,3%, ben al di sotto di quella internazionale che si attesta al 37,6%. I dettagli.
Come forse già molti sanno, ai Cantoni della Confederazione Elvetica è concessa una certa autonomia nel definire il livello di tassazione da applicare ai lavoratori. In particolare, poi, se si tratta di figure professionali altamente qualificate, con un reddito annuo di almeno 100.000 euro al netto delle imposte, i vantaggi garantiti dalle amministrazioni locali svizzere risultano molto più interessanti di quelli adottati in altri Paesi.
Quella che in gergo viene definita “competizione fiscale internazionale” impegna, oggi, molte realtà mondiali, determinate ad accaparrarsi le figure professionali più competenti sul mercato, e in grado di contribuire al rafforzamento delle singole economie. In cambio, l’offerta di condizioni fiscali privilegiate, e di riflesso, anche di stipendi più alti della media. E a riguardo, la Svizzera riveste una posizione di assoluto primo piano.
Competizione fiscale: la Svizzera è in testa
Il dato è confermato da “BAK Economics”, l’istituto svizzero che periodicamente effettua analisi e comparazioni in materia finanziaria e fiscale.
La ricerca pubblicata proprio oggi, ha preso in esame il posizionamento “fiscale” di ciascuno dei cantoni svizzeri, rapportandolo al contesto mondiale, in riferimento all’onere contributivo effettivo applicato ai singoli dipendenti di alto profilo.
Tra il 2019 e il 2021 molti Paesi - soprattutto in Europa - hanno effettuato dei ritocchi alle rispettive pressioni fiscali: tra questi, ad esempio, spiccano i tagli introdotti da Ungheria (-4,1%), Svezia (-1,9%) e Spagna (-1,1%). Altri, invece, hanno ritoccato al rialzo le aliquote: Slovacchia (+1,3%), Hong Kong (+0,9%) e Repubblica Ceca (+0,7%).
Dal canto suo, la Svizzera non ha apportato variazioni significative, con una pressione fiscale media che per le figure altamente qualificate è salita soltanto dello 0,1%. Nonostante ciò, tutti i 26 cantoni svizzeri hanno conservato l’ottimo posizionamento che vantavano già nei confronti dei competitor, confermando una tassazione media pari al 32,3%, ben al di sotto di quella internazionale pari al 37,6%.
Dove trasferirsi?
Per coloro quindi che avessero leskill appropriate e stessero seriamente pensando di fare armi e bagagli per trasferirsi in una ridente località al di là delle Alpi, ecco qualche indicazione su quali sono i cantoni da privilegiare sotto il profilo fiscale.
I territori della Svizzera centrale come Obvaldo, Svitto e Uri offrono le migliori condizioni. Da non sottovalutare poi i cantoni confinanti con i Paesi concorrenti dell’Europa occidentale, meridionale e settentrionale, dove il gap è decisamente interessante. Qualche esempio: la pressione fiscale in Germania, Francia e Austria è di circa 10 punti percentuali superiore alla media svizzera (32,3%), mentre in Italia è superiore addirittura di 20 punti percentuali.
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