Pasticcio in Parlamento dove il Governo prima da il suo parere favorevole a un ordine del giorno che prevede una patrimoniale e poi lo stesso viene cancellato.
Ordine del giorno accolto favorevolmente dal Governo e dopo poche ore cancellato da Palazzo Chigi. Ma cosa è successo all’odg che chiede una patrimoniale per combattere la dispersione scolastica? Vediamo cosa è successo.
Un ordine del giorno presentato da Nicola Frantoiani, di Sinistra Italiana, chiede al governo l’introduzione di una tassa patrimoniale per trovare le risorse necessarie a combattere la dispersione scolastica. L’esecutivo, dopo aver riformulato il testo proposto, ha deciso di dare il proprio parere favorevole alla patrimoniale in questione.
Il ritocco apportato dall’esecutivo, però, non cambia la sostanza di quello che il testo prevede. Un sorta di next generation tax che assicuri l’istruzione a tutti i bambini e i ragazzi italiani per garantire dall’asilo nido all’università il percorso di studi gratuito per tutti. Tassare, quindi, i patrimoni per combattere la dispersione scolastica, che senza dubbio è una piaga italiana che deve essere estirpata.
Ma cosa si intende con next generation tax e quali sono i patrimoni che erano a rischio patrimoniale? O meglio, chi avrebbe dovuto pagare per combattere la dispersione scolastica al posto dello Stato?
Next generation tax per o patrimoniale?
Anche se si usano parole più moderne, la sostanza non cambia: una tassa che colpisca i patrimoni è una patrimoniale. La next generation tax sarebbe andata a colpire, però, solo i patrimoni delle persone fisiche se superiori ai 500 mila euro.
Per valutare l’importo di un patrimonio, però, si sarebbero prese in considerazione le proprietà immobiliari sulla base dei valori catastali (e non di mercato) detenute in Italia e all’estero, gli investimenti finanziari, le giacenze dei conti correnti bancari e postali ma anche dei beni mobili di lusso (e qui rientrano anche auto come Suv, Jeep, auto d’epoca, auto storiche ecc...).
In teoria, quindi, non si sarebbe trattato di di patrimoni così elevati come in un primo momento si sarebbe potuto credere.
Il passo indietro di Palazzo Chigi
Fonti di Palazzo Chigi rivelano quello che è successo dopo l’approvazione alla Camera di un ordine del giorno che impegnava il Governo a introdurre una tassa patrimoniale per finanziare la lotta alla dispersione scolastica.
Il chiarimento di Palazzo Chigi arriva a stretto giro e, senza troppi giri di parole, cancella la proposta spiegando che:
Come richiesto dall’ordine del giorno presentato dall’onorevole Fratoianni, che impegna il Governo a “valutare la possibilità di introdurre una next generation tax”, una sorta di nuova tassa patrimoniale, il governo ha velocemente valutato la proposta e altrettanto velocemente ha concluso che non intende dare seguito alla stessa
La mossa del governo che spiazza
A confondere maggiormente, però, è il fatto che a dare parere favorevole sia un governo di centro destra. Ovvero parte del mondo politico che si è sempre schierata con forza contro le patrimoniali, accusando, invece, il centro sinistra di volerle applicare e utilizzando queste misure proprio come spauracchio in campagna elettorale.
Sull’ordine del giorno a cui il governo ha dato il via libera, si è espresso anche il ministro dell’Istruzione Bernini specificando di condividere sicuramente l’obiettivo di fondo, visto che combattere la dispersione scolastica deve essere una priorità, ma che si deve escludere di farlo introducendo nuove tasse.
Il Terzo Polo va su tutte le furie
L’odg è stato adottato dall’aula senza, però, essere votato. Con le correzioni apportate al testo dall’esecutivo si è passati direttamente al via libera senza dare la possibilità all’aula di esprimere il proprio parere e questo ha mandato su tutte le furie il Terzo Polo al punto tale che su Twitter Luigi Marattin, di Italia Viva, dichiara che si era pronti a votare contro i tassatori folli e conclude scrivendo
“Come avete potuto proprio voi accogliere un ordine del giorno che introduce la tassa patrimoniale? Di nuovo create lo scontro in questo Paese: gli uni contro gli altri, i giovani contro i vecchi, i ricchi contro i poveri”.
Dura anche la replica di Elena Bonetti che commenta la decisione della maggioranza di approvare la patrimoniale:
Come avete potuto proprio voi accogliere un ordine del giorno che introduce la tassa patrimoniale? Di nuovo create lo scontro in questo Paese: gli uni contro gli altri, i giovani contro i vecchi, i ricchi contro i poveri
© RIPRODUZIONE RISERVATA