La decisione della Bce di alzare ancora i tassi di interesse avrà effetto anche sui mutui: cosa cambia con l’aumento di 50 punti base? Meglio il tasso fisso o variabile?
La Bce ha alzato i tassi di 50 punti base, portandoli al 2,50%: quale impatto sui mutui?
La domanda è più che mai pertinente visto che le rate mensili degli italiani che hanno chiesto un prestito per acquistare una casa sono in costante e allarmante crescita, spinte anche dalla politica aggressiva di Francoforte.
Sebbene la riunione del 15 dicembre abbia sancito un rialzo meno marcato del costo del denaro, con un incremento di 50 punti base (o 0,50%) dei tassi di interesse rispetto a quelli precedenti e consecutivi di 75 punti base, l’impatto sui mutui ci sarà. E renderà ancora più pesante la rata da pagare alla banca.
Cosa cambia ai mutui fisso e variabile? Quale conviene di più per l’acquisto della casa e di quanto ammonterà il costo della rata? Alcune considerazioni.
Rialzo tassi interesse Bce di 50 pb: cosa cambia per i mutui
L’ennesimo - e non ultimo - rialzo dei tassi di interesse della Bce è stato svelato il 15 dicembre e avrà nuove ripercussioni sui mutui.
Il contesto è già molto critico per tutti gli italiani alle prese con rate mensili elevate dopo un prestito per l’acquisto della casa. La fotografia della situazione l’ha scattata Bankitalia: i tassi di interesse sui prestiti chiesti dalle famiglie per comprare una casa - compresi delle spese accessorie (Taeg) - hanno registrato un boom a ottobre, arrivando al 3,23% rispetto al 2,65% rilevato a settembre.
L’allarme lo ha lanciato subito dopo il Codacons, facendo alcuni calcoli:
“considerata una fascia media di mutuo a tasso variabile di importo compreso tra i 125 mila e i 150 mila euro la rata mensile è salita a ottobre tra i 40 e i 50 euro per effetto del nuovo aumento dei tassi deciso dalla Bce. Se però si contano tutti gli incrementi imposti dalla Banca Centrale Europea negli ultimi mesi, la rata mensile di un mutuo a tasso variabile aumenta complessivamente tra i 120 e i 150 euro rispetto a quanto pagato lo scorso anno, con ripercussioni sulle famiglie comprese tra i +1.440 e +1.800 euro all’anno”
L’Euribor, il riferimento dal quale deriva il tasso dei mutui variabili, ha registrato da inizio dicembre un continuo aumento. Il valore attuale (al 13 dicembre) del semestrale è del 2,48%, mentre a inizio mese era al 2,41%. Quello trimestrale è salito al 2,05% dall’1,93% del 1 dicembre.
L’Eurirs, indice di riferimento dei mutui a tasso fisso, ha tassi inferiori del variabile, con 2,36% per il ventennale, 2,13% trentennale, 1,95% trentennale.
Per chi deve ancora chiedere un prestito per la casa, è evidente che il mutuo a tasso variabile è diventato meno conveniente. Tra l’altro, alcune stime indicano che con un aumento di 50 punti base dei tassi di interesse Bce, la rata mensile del variabile potrebbe subire un rialzo di circa 35 euro nei prossimi mesi, ovvero circa 180 euro in più di spesa rispetto a inizio 2022 (+39%).
Rata mutuo variabile: quanto aumenterà con tassi Bce al 2,50%
Si può procedere con un esempio numerico per capire il reale impatto della politica della Bce sui tassi di interesse e, nello specifico, di un aumento di 50 punti base del costo di finanziamento.
Innanzitutto occorre ricordare che l’effetto sulle rate non sarà per tutti uguale, poiché occorre considerare quante rate mancano e qual è l’importo residuo del finanziamento, tenendo presente che ogni budget familiare ha una sua soglia di sostenibilità.
Con questa premessa, con il rialzo di 50 punti base dei tassi Bce, ecco come può cambiare la rata del mutuo variabile. L’esempio è stato formulato da Facile.it.
Si prende in considerazione un finanziamento da 126.000 euro a tasso variabile in 25 anni sottoscritto a gennaio 2022. Il tasso (Tan) di partenza e preso in esame è dello 0,67%, con una rata mensile di 456 euro. Per prima cosa, la rata di dicembre è aumentata a 602 euro, con 150 euro in più circa rispetto a gennaio, dopo che la Bce ha optato per 3 rialzi dei tassi.
A quanto arriverà dopo la decisione del 15 dicembre? Con un incremento di 50 punti base, nell’ipotesi che l’Euribor aumenti della stessa entità, la rata mensile arriverà a circa 636 euro nei prossimi mesi, con quasi 35 euro in più da pagare rispetto a oggi e 180 da inizio anno (+39%).
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