Tatuaggi gratis in questa regione, in arrivo il disegno di legge: ecco chi ne avrà diritto e perché

Alessandro Nuzzo

27/12/2022

In Liguria molto presto i tatuaggi faranno parte delle prestazioni a carico del sistema sanitario regionale, ma non per tutti. Vediamo chi ne avrà diritto e perché.

Tatuaggi gratis in questa regione, in arrivo il disegno di legge: ecco chi ne avrà diritto e perché

La moda dei tatuaggi da almeno 10 anni sta conoscendo un rapido sviluppo in Italia tanto che oggi è diventata una vera forma d’arte. L’intero settore è cresciuto a dismisura negli ultimi anni come certificato dallo stesso Istituto superiore di sanità che nell’analisi effettuata in pre pandemia aveva riassunto in 7 milioni le persone tatuate in Italia, il 12% della popolazione. Oggi potrebbero essere molte di più.

Il tatuaggio a volte viene anche effettuato con finalità mediche, ad esempio nei confronti di pazienti che a causa di diverse patologie ricorrono a questa tecnica di camuffamento che li aiuti a superare problemi di natura psicologica. Per queste persone c’è una regione che prima di tutte in Italia vuole fare da apripista per rendere i tatuaggi a carico del servizio sanitario regionale. Stiamo parlando della Liguria. La proposta sta per arrivare a breve in consiglio. Vediamo cosa prevede.

In Liguria nasce il tatuatore della mutua

La proposta è arrivata dalla Lega che ha presentato in consiglio regionale l’ordine del giorno con cui si è chiesto al presidente Giovanni Toti di «avviare un percorso per mettere a sistema in tutta la Liguria l’esecuzione di diversi tatuaggi con finalità medica».

Si tratta soltanto del primo atto per arrivare nei prossimi mesi a organizzare una vera proposta di legge che perfezioni la materia e che punti ad inserire i tatuatori professionisti certificati e esperti in tatuaggi medici, nel sistema sanitario regionale. Si tratterebbe della prima regione d’Italia a prevedere qualcosa di simile.

Il tatuaggio medico o dermopigmentazione correttiva non è al momento un settore regolamentato in Italia. Chi ricorre a questi trattamenti lo fa ricorrendo a professionisti che operano al di fuori del contesto ospedaliero. Anche a livello territoriale, manca una normativa che disciplini le convenzioni con professionisti locali che lavorino per conto del sistema sanitario regionale.

I tatuaggi medici sono comunque molto importanti per dare supporto sul piano psicologico a quei pazienti oncologici, o con diverse altre patologie, per cui il tatuaggio può camuffare, o cancellare, i segni di cicatrici, o aiutare a superare difficoltà legate all’alopecia o alla vitiligine.

«Puntiamo a mettere a sistema in tutta la Liguria l’esecuzione di diversi tatuaggi con finalità medica, utili a coprire le cicatrici deturpanti di particolare impatto sulla psiche del paziente: ricostruzione dell’areola, camouflage di cicatrici atrofiche e ipertrofiche e cheloidi, esiti cicatriziali di labiopalatoschisi, ricostruzione delle ciglia e sopracciglia o camouflage di cicatrici nel caso di pazienti oncologici o di persone con altre patologie» - ha detto il consigliere regionale Alessio Piana appartenente alla Lega e presidente della III Commissione regionale.

Già da subito sostegno economico per i pazienti in difficoltà

Ovviamente non si arriverà a creare studi di tattoo all’interno di ospedali o ambulatori Asl ma l’obiettivo sarà creare una rete formata da professionisti che interverranno su pazienti oncologici o con altre patologie tramite tatuaggi che mirano a camuffare eventuali inestetismi facendoli entrare all’interno della rete dei servizi sanitari della regione.

L’obiettivo è dare la possibilità a tutti i pazienti liguri in difficoltà di poter usufruire di questi servizi svolti in modo professionale e che hanno ovviamente a volte un costo anche elevato.

In attesa che la proposta di legge possa vedere finalmente a luce, la giunta regionale si è impegnata già ad intervenire economicamente per supportare i pazienti che non riescono a sostenere i costi dell’intervento in maniera autonoma introducendo così un rimborso per la prestazione convenzionata con l’azienda sanitaria locale.

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