Per poter accedere ai tax credit per il cinema in Italia è necessario ottenere l’eleggibilità culturale dell’opera: ecco cos’è.
In Italia esistono diversi tax credit per chi si occupa di produzione o distribuzione di opere cinematografiche o televisive. Per poter accedere a questi bonus però è necessario che l’opera in questione sia considerata culturalmente rilevante, ricevendo quindi un riconoscimento di eleggibilità culturale.
In che modo si può riuscire a ottenere questo riconoscimento e quando va svolto questo passaggio per poter accedere ai bonus? Cosa succede nel caso in cui non si seguisse l’iter corretto?
Di seguito una breve guida che spiega in che modo richiederlo e quali criteri sono da rispettare.
Tax credit cinema: cos’è l’eleggibilità culturale dell’opera
Cos’è l’eleggibilità culturale
L’eleggibilità culturale è un requisito richiesto alle opere quando vogliono accedere alla possibilità di usufruire di tax credit durante la produzione o la creazione delle stesse.
La richiesta deve essere fatta da parte della casa di produzione, ma questa possibilità non si riferisce solo a film, ma anche a:
- videogiochi;
- opere cinematografiche, televisive, e web, di finzione;
- opere cinematografiche, web, e televisive di documentario;
- opere cinematografiche, web, e televisive di animazione.
Esistono, inoltre, anche delle detrazioni fiscali per la distribuzione e le sale cinematografiche. Tuttavia, nel caso di produzioni, è necessario che si richieda l’attestato di eleggibilità culturale, nel momento in cui viene inviata la richiesta preventiva alla DG Cinema e Audiovisivo.
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Come richiedere il credito d’imposta cinema
Questo ha lo scopo di premiare quelle opere considerate più culturalmente rilevanti per il mercato italiano, sia per i temi trattati, per la storia e per la produzione. La tabella attraverso cui vengono dati i diversi punti necessari per poter raggiungere il punteggio minimo è suddivisa in due parti, una dedicata alla storia, e un’altra alla produzione.
Come si richiede e quando
La richiesta deve avvenire online, attraverso lo specifico portale messo a disposizione dalla DG Cinema e Audiovisivo, nel momento in cui si invia la richiesta preventiva per accedere al credito d’imposta.
L’invio deve essere fatto obbligatoriamente online, durante l’apertura delle finestre specifiche annunciate sul portale della DG Cinema e Audiovisivo, rispettando le tempistiche richieste, che variano a seconda del tipo di credito d’imposta a cui si è interessati e dalla tipologia di opera in questione.
Differenze per tipologia di opera
Come accennato in precedenza, esistono tax credit per opere differenti. Questo significa, di conseguenza, che anche le modalità per valutarne l’eleggibilità culturale devono essere diverse tra loro, tenendo conto dell’opera in questione.
Esistono tre tabelle di riferimento, suddivise entrambe in due sezioni separate. Il punteggio massimo ricevibile è pari a 100, dove si possono ricevere 70 punti massimi dalla sezione “A - Contenuti”, mentre i restanti 30 provengono dalla sezione “B - Produzione”.
Il punteggio minimo richiesto è pari a 50 punti, tuttavia, è necessario che almeno 35 punti vengano fatti attraverso la sezione “A - Contenuti”.
Pur essendo i punteggi riferiti a ogni singola sezione uguali, il contenuto delle sezioni varia leggermente a seconda dell’opera a cui si riferisce, situazione che avviene in particolare riguardo la sezione “A - Contenuti”.
Quali sono i requisiti dei contenuti
All’interno di questa sezione, da cui si possono raggiungere fino a un massimo di 70 punti su 100, vengono descritte le qualità e caratteristiche richieste nei contenuti delle opere.
Pur essendo sensibilmente differenti a seconda della tipologia di opera di riferimento, le richieste riguardano tendenzialmente che all’interno del film, serie, o documentario, si parli anche di personaggi, tradizioni, e/o luoghi italiani.
Viene anche tenuto conto dell’utilizzo di dialetti, della lingua italiana, o di minoranze linguistiche, e dell’ambientazione dell’opera in questione. Infatti si ricevono punti nel caso in cui fosse ambientata in Italia o Europa, o quando una percentuale minima delle riprese avviene appunto sul territorio italiano.
Alle opere di animazione non è sempre richiesta necessariamente una componente “italiana” all’interno della storia, ma c’è una maggiore attenzione alla presenza di contenuto didattico, come che il soggetto o la sceneggiatura riguardino personalità o eventi storici, per esempio.
Inoltre si possono ricevere dei punti nel momento in cui i contenuti vengano considerati particolarmente adatti a un pubblico di minori, e diffondano valori culturali come l’inclusività, per esempio.
In questa sezione è possibile acquisire un massimo di 70 punti ed è necessario farne almeno 35 sui 50 minimi richiesti.
Quali sono i requisiti di produzione
I requisiti di produzione si riferiscono nello specifico ai luoghi in cui si svolgono la registrazione, il montaggio, e in generale la produzione e la post produzione dell’opera.
Se queste operazioni avvengono in Italia, almeno in parte, permettono di accedere a un punteggio maggiore. Viene anche valutata positivamente la presenza di talenti creativi italiani o cittadini dello spazio economico europeo, come truccatore, costumista, o scenografo, per esempio.
In questa sezione si può acquisire invece un massimo di 30 punti, e non è richiesto un minimo come accade invece nella parte precedente.
Cosa succede se non si richiede
Nel caso in cui si volesse utilizzare la tax credit senza aver richiesto l’eleggibilità culturale dell’opera, o avendola richiesta ma senza averla ricevuta, non lo si potrà fare.
La DG Cinema e Audiovisivo infatti rilascia le liste dei progetti approvati sul suo portale e, nel momento in cui viene utilizzato il bonus, l’Agenzia delle Entrate provvede a effettuare i dovuti controlli in questo senso.
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