Il titolo Telecom Italia si trova in un contesto borsistico molto difficile da interpretare a causa dell’incertezze legate all’offerta per la rete fissa. Cosa aspettarsi dal prezzo delle azioni?
La narrativa legata all’offerta per la rete Tim si fa sempre più complicata a causa delle interferenze del fondo Macquarie. I risultati finanziari comunicano stabilità nonostante sia cresciuto l’indebitamento finanziario. Le parole dell’AD, Pietro Labriola, mostrano fiducia nei confronti del futuro societario mentre, da un punto di vista tecnico, la situazione riguardo al titolo in borsa si complica ulteriormente. Cosa aspettarsi adesso dalle azioni TIT?
Telecom Italia: nuove difficoltà sulla vendita della rete fissa
L’unione di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e Kkr nell’operazione di acquisto pare essere stata messa in discussione a causa di complicazioni di natura legale. Nonostante il Tesoro sembri restare favorevole all’unione delle forze di Cdp e Kkr, il fondo australiano non si trova d’accordo e mira a migliorare l’offerta con Cdp. Il termine per la proposta di eventuali offerte migliorative da parte dei due è fissato al 9 giugno. Il governo resta comunque al centro della questione, avendo la possibilità di applicare il «golden power», bloccando tentativi poco graditi o fissando determinati termini e condizioni.
In sintesi, la questione burocratica dietro la vendita della rete fissa si fa sempre più intrigata e il pronostico riguardo all’esito diventa sempre più complesso da immaginare. In aggiunta, certe informazioni non sono ufficiali delle società, ma derivano da citazioni fatte da persone a conoscenza presumibilmente diretta della situazione.
Ciò che però è leggibile nero su bianco in maniera ufficiale sono i dati della trimestrale che mostrano ricavi ed Ebitda in crescita ma un indebitamento finanziario in aumento. La guidance non ha subito modificazioni e, secondo l’amministrazione, Telecom Italia resta ben indirizzata per rispettare i target finanziari del 2023.
Questo rafforza ulteriormente la vision di Pietro Labriola, l’AD di Telecom, il quale sostiene che la cessione del controllo della rete potrebbe essere la miglior soluzione per risolvere i problemi finanziari del gruppo.
TIT: analisi tecnica del titolo
Il prezzo del titolo, dopo aver rotto il numerario degli €0,30, non ha resistito alle pressioni provenienti dall’offerta ed è finito col retrocedere sino a raggiungere gli €0,25. Al momento si trova a circa un 20% di distanza rispetto ai massimi del 2023, in un contesto fondamentale molto incerto che non stimola sicuramente gli acquisti da parte dei trader e investitori.
Il crollo arriva dopo il raggiungimento da parte dell’RSI a 14 periodi su timeframe settimanale della zona d’ipercomprato, suggerendo un cambiamento strutturale del trend in corso. La nuova tendenza potrebbe perdurare sino al raggiungimento dell’estremo opposto dell’indicatore.
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Grafico a candele settimanali del titolo Telecom italia. Fonte: teletrader.com
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