Sinner numero 1 al mondo è il punto più luminoso di un movimento che negli ultimi anni è cresciuto e si è sviluppato anche grazie ad alcuni investimenti.
Jannik Sinner numero 1 del tennis è una frase che ancora per molto dovrà lasciare un senso di dolce meraviglia quando la si pronuncia. Non per questo però bisogna pensare che un risultato sportivo così prestigioso sia stato raggiunto solo per caso o solo per una serie irripetibile di allineamenti. Alle spalle ci sono talento, ossessione per i risultati e il miglioramento costante e un team di lavoro che, seppur cambiato negli anni, ha contribuito alla crescita e all’affermazione di Sinner nel tennis mondiale.
Non è però questa l’unica soddisfazione del tennis italiano nell’ultimo periodo. La Coppa Davis, le Atp Finals a Torino, diversi giocatori di buon livello, se non ottimo, un torneo come gli Internazionali di Roma sempre più popolare e frequentato dai grandi nomi del tennis globale. Tutti elementi e risultati che arrivano anche grazie alla programmazione e agli investimenti che sono stati fatti a vari livelli e su vari settori per cercare di riportare il tennis italiano a una dimensione di riconoscibilità internazionale.
Scuole tennis affollate, ecco «l’effetto Sinner»
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