Nella notte tra l’8 e il 9 settembre un devastante terremoto si è abbattuto sul Marocco. Quali sono le cause e quali i legami con le scosse avvertite in Italia?
Tra venerdì 8 e sabato 9 settembre 2023 si è verificato un terremoto di magnitudo 6.8-7 in Marocco. Un evento lontano, ma non troppo dall’Italia che nelle scorse giornate è stata percorsa dalle scosse con epicentro i Campi Flegrei.
Spesso i fenomeni sismici sono legati tra loro, ma il devastante terremoto in Marocco non ha alcun legame con le scosse avvertite tra Ancona e Napoli. L’assenza del legame è data dalle cause del terremoto in Marocco.
Secondo gli esperti infatti la zona Mediterranea non si può dire più rischiosa, neanche alla luce del recente terremoto in Turchia e Siria che a febbraio ha devastato città e provocato la morte di 59 mila persone.
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Quali sono le cause del terremoto in Marocco?
A spiegare le cause del terremoto in Marocco è stato il sismologo Claudio Chiarabba, direttore del Dipartimento Terremoti dell’INGV su Repubblica. L’esperto ha delineato un fenomeno purtroppo scontato, perché la regione colpita è sottoposta a una “progressiva deformazione”.
“Il sisma di venerdì è dovuto sia a una non-omogeneità nel movimento della placca africana verso nord - ha spiegato Chiarabba - sia a movimenti compressivi interni alla placca, analoghi a quelli che originarono la catena montuosa dell’Atlante”.
A differenza delle più comuni cause dietro i terremoti, ovvero il contatto tra le placche, nel caso del terremoto in Marocco il meccanismo sembra essere un altro, ovvero l’inversione di un bacino preesistente.
Che cos’è l’inversione di un bacino preesistente?
In geologia si definisce “inversione di un bacino preesistente” il fenomeno che vede l’inversione del processo, che sia esso estensivo o stringente.
Un bacino estensivo è quello del Tirreno o del canale di Sicilia, i cui blocchi si stanno allontanando. Altri bacini invece stanno andando incontro a un processo inverso, ovvero di restringimento e chiusura. Tra questi c’è il bacino dell’Atlante, in passato estensionale, ma che da molto tempo si sta restringendo. La catena montuosa dell’Atlante infatti si sta sollevando ed è percorsa da numerosi fenomeni sismici.
Quali sono i legami tra il terremoto in Marocco e l’area mediterranea?
Il terremoto in Marocco è stato molto intenso, con una magnitudo tra 6.8-7. L’energia si è propagata a grandi distanze, motivo per il quale si è sentito anche in Spagna e in Portogallo. Eppure non ha nulla a che fare con le scosse avvenute in questi giorni in Italia, a partire dai Campi Flegrei.
L’unico legame tra i due eventi è la vicinanza temporale, ma chiaramente “non c’è motivo per cui questi sismi possano essere collegati”, dice l’esperto.
Sembra però che il Mediterraneo stia diventato una zona calda, tra i movimenti italiani, il terremoto in Turchia e Siria e ora quello in Marocco. Il mediterraneo è circondato da faglie, come l’Est Anatolia, quella del mar Morto e quelle del Mediterraneo meridionale come nel caso del terremoto in Marocco. I sismologi però non ritengono ci sia una correlazione tra i recenti terremoti e una maggiore pericolosità del Mediterraneo.
Sempre Chiarabba spiega che:
... quella che oggi può sembrare una sospetta concentrazione di eventi dipende in realtà dal fatto che questi eventi, che di per sé non hanno una frequenza eccessiva, se avvengono in zone non troppo lontane e in tempi vicini, possono far pensare a una correlazione tra di loro.
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