Cina e Russia si preparano alla terza guerra mondiale contro gli Stati Uniti? Come andrebbe a finire? Ecco la simulazione del conflitto secondo un esperto.
Rischio terza guerra mondiale USA contro Russia e Cina? Come andrebbe a finire? Ecco la simulazione del conflitto secondo un esperto.
Cosa succederebbe se gli Stati Uniti dovessero combattere nello stesso momento storico due guerre contro potenze mondiali come la Cina e la Russia? Terza guerra mondiale in arrivo?
Probabilmente sembra un’ipotesi complottista, ma data la vicinanza crescente tra i due Paesi non si può escludere uno scenario in cui siano sufficientemente coordinati tra loro tanto da impegnarsi in attacchi militari simultanei nel Pacifico e in Europa.
Se ciò accadesse si scatenerebbe la terza guerra mondiale, come sostiene Robert Farley, giornalista ed editorialista della rivista americana The National Interest, che si è occupato di fare luce sul rischio che gli USA entrino in guerra contro Cina e Russia generando la terza guerra mondiale.
Farley in sostanza pensa che nel caso di una guerra tra USA, Russia e Cina, gli americani adotterebbero le stesse strategie della seconda guerra mondiale.
In Europa interverrebbero i contingenti militari di terra, mentre nel Pacifico agirebbe la Marina militare, in ultimo l’aviazione strategica d’attacco farebbe da supporto sui due fronti.
In ogni caso, la guerra verrebbe scatenata da Mosca o Pechino. Gli Stati Uniti godono di ottimi benefici in entrambe le aree geografiche, e in generale preferisce usare prima i mezzi diplomatici ed economici per perseguire i propri fini politici e poi quelli militari.
In altre parole gli Stati Uniti potrebbero creare le condizioni per la guerra, la Russia o la Cina premerebbero il grilletto. Ma vediamo più nel dettaglio la simulazione della guerra tra Usa, Russia e Cina secondo l’esperto.
Guerra Usa contro Russia e Cina: la simulazione
Immaginiamo che Russia e Cina decidano di dichiarare guerra agli USA, come già sottolineato non sarebbero i primi a creare le condizioni di una crisi diplomatica tra i Paesi, ma sfrutterebbero una situazione già esistente per promuovere le proprie pretese.
Ad esempio, Mosca potrebbe anche decidere di invadere gli Stati baltici se gli Stati Uniti venissero coinvolti in un importante scontro nel Mar Cinese Meridionale.
I territori da difendere sarebbero un bel problema data la vastità: come è avvenuto nella seconda guerra mondiale, l’esercito statunitense dovrebbe sopportare il peso di difendere l’Europa, mentre la Marina si concentrerebbe nel Pacifico con il supporto dell’aviazione su entrambi i fronti.
Alla Russia manca la capacità militare per combattere nel Nord Atlantico e probabilmente non ha alcun interesse politico nel farlo.
Ciò significa che, mentre gli Stati Uniti e i loro alleati NATO possono allocare alcune risorse in quella zona e minacciare lo spazio marittimo della Russia, la Marina militare può concentrare le sue forze nel Pacifico.
A seconda della lunghezza del conflitto e il grado di avvertimento previsto, gli Stati Uniti potrebbero ottenere molti vantaggi da questo schieramento ideale delle forze in campo.
Gli Stati Uniti potrebbero contare molto sulla NATO, infatti secondo i trattati se entrassero in guerra potrebbero essere seguiti da Germania, Francia, Polonia e Regno Unito, il cui supporto garantirebbe un vantaggio enorme a medio termine contro i russi.
Gli Stati Uniti avrebbero molti più problemi contro la Cina. Il Giappone o l’India potrebbe avere un interesse nel Mar Cinese Meridionale, ma questo elemento difficilmente garantisce la loro partecipazione ad una guerra.
Contro la Cina e a favore degli americani c’è un fatto: Filippine, Vietnam, Corea del Sud, Giappone e Taiwan, che sono papabili alleati di Pechino o possibili neutrali, verrebbero intimoriti dalle pressioni statunitensi e potrebbero decidere di sedersi in panchina e non favorire nessuno, il che garantirebbe l’isolamento della Cina e la vittoria degli USA.
© RIPRODUZIONE RISERVATA