L’Ucraina sta attaccando la Russia con armi americane: la terza guerra mondiale è iniziata, al momento a morire sono solo i soldati di Kiev ma presto toccherà anche a quelli della Nato.
Quando si parla di guerra mondiale si indica un conflitto militare che coinvolge un elevato numero di nazioni, appartenenti a due o più continenti diversi. Quello in corso in Ucraina da oltre due anni secondo la Russia sarebbe più “semplicemente” un’operazione speciale decisa per aiutare la popolazione del Donbass e “denazificare” l’ex territorio sovietico.
Vista questa definizione, perché adesso si narra di una terza guerra mondiale appena iniziata? Semplice, perché nelle scorse ore dopo il via libera ottenuto da buona parte dei Paesi della Nato - Stati Uniti compresi -, l’Ucraina ha attaccato il territorio russo usando gli Himars, i potenti missili americani.
Tra Russia e Ucraina così adesso è guerra totale: l’esercito di Kiev non è più impegnato solo a difendersi dopo aver tentato - senza successo - di riprendersi i territori occupati, ma ha portato il conflitto anche nel territorio russo colpendo obiettivi strategici e apparecchiature militari.
In verità già da tempo l’Ucraina sta bersagliando la città di Belgorod oltre che la Crimea, territorio questo ucraino che dal 2014 è stato annesso alla Federazione russa e che Volodomyr Zelensky vorrebbe riprendersi.
Sul campo di battaglia però la Russia sta proseguendo la sua avanzata nel Nord-Est, assediando la città di Kharkiv - la seconda più grande dell’Ucraina - e continuando a conquistare villaggi e centri minori.
Una terza guerra mondiale questa dove al momento a opporsi alla Russia sono materialmente solo i soldati ucraini usando armi occidentali, ma in questo scenario con l’inasprirsi della battaglia il coinvolgimento delle truppe Nato sembrerebbe essere solo una questione di tempo.
La terza guerra mondiale è iniziata
Per Giorgia Meloni parlare di terza guerra mondiale è puro allarmismo visto che la migliore arma per la pace sarebbe sempre la deterrenza. Matteo Salvini invece è di parere opposto, rilanciando più volte questo timore e smarcandosi in qualche modo da quella che è la linea del governo di cui fa parte.
Una campagna elettorale per le elezioni europee che inevitabilmente si sta giocando anche sulla guerra, con l’Italia che per il momento - chiuse le urne poi si vedrà - è uno dei pochi Paesi della Nato insieme a Spagna, Ungheria e Slovacchia, a non aver dato il permesso all’Ucraina di utilizzare le proprie armi fornite per attaccare il territorio russo.
Quello che sta avvenendo nella parte orientale del Vecchio Continente ormai è evidente: la Nato sta attaccando con proprie armi la Russia utilizzando l’esercito ucraino, mettendo fuori uso importanti sistemi militari di Mosca magari per spianare la strada a un proprio intervento militare vero e proprio.
Un anticipo di terza guerra mondiale dove a morire - come del resto sta avvenendo dal febbraio 2022 a questa parte - sono i soldati ucraini, con il Paese devastato dal conflitto, indebitato fino al collo e con le grandi aziende occidentali pronte a prendere il possesso dei colossi statali - in qualche modo Kiev dovrà pure ripagare i propri debiti - e a banchettare nel succulento business della ricostruzione.
C’è solo un piccolo dettaglio in quella che sembrerebbe essere la strategia della Nato, ovvero degli Stati Uniti: questa terza guerra mondiale potrebbe diventare anche nucleare, con i nostri sistema di difesa che non sarebbero capaci di intercettare un eventuale missile ipersonico russo.
Noi però continuiamo a puntare tutto sulla deterrenza, per un atlantismo che ormai assomiglia sempre più a un totale asservimento alle politiche decise da Washington. Alla faccia del sovranismo.
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