Ci saranno nuovi aiuti per le imprese in difficoltà a cause delle restrizioni attualmente in vigore? Molto dipenderà dall’andamento della pandemia, ecco perché.
In questi giorni ci si chiede se gli aiuti economici riconosciuti alle imprese con i decreti Ristori possano essere sufficienti per far fronte all’attuale situazione.
È vero che alle imprese che hanno dovuto chiudere a causa delle nuove misure introdotte per contrastare la diffusione del coronavirus sono stati riconosciuti contributi a fondo perduto di importo maggiore rispetto a quanto già fatto durante la prima fase della pandemia, ma allo stesso tempo non si può non considerare che ci sono professioni che dalla prima ondata non hanno mai ripreso a lavorare come speravano.
Serve una maggiore attenzione da parte del Governo: perché se è vero che le restrizioni introdotte cominciano ad avere i primi effetti sull’andamento della curva - scongiurando così l’ipotesi di un secondo lockdown generalizzato - è anche vero che per molte attività e lavoratori quanto riconosciuto con il Decreto Ristori e con il Decreto Ristori bis è appena sufficiente per far fronte alle spese di gestione dell’attività.
A tal proposito, il Ministro del Lavoro - Nunzia Catalfo - è intervenuto per fare chiarezza sulla disponibilità del Governo di stanziare nuove risorse per far fronte alla crisi economica scaturita dalla pandemia, con la speranza che le misure attualmente in vigore possano essere alleggerite in prossimità delle feste di Natale, così da permettere alle imprese di beneficiare del rilancio dei consumi.
Ci sarà un Decreto Ristori ter?
Allo stato attuale il Governo non sembra essere intenzionato ad approvare un terzo Decreto Ristori. Questo perché non c’è l’intenzione di introdurre ulteriori restrizioni; anzi, semmai la speranza è quella di alleggerire le misure attuali in vista dell’arrivo delle festività natalizie.
Quanto fatto con i due Decreti Ristori al momento sembra essere sufficiente per contrastare questa fase dell’emergenza, poi si vedrà in base alle decisioni che verranno prese in vista del Natale e di una - probabile - terza ondata della pandemia.
A confermarlo, seppur non espressamente, è il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, la quale non ha escluso del tutto questa possibilità precisando però che molto “dipenderà dall’andamento dei contagi”. Parole che sembrano confermare l’eventualità di un terzo Decreto Ristori solamente nel caso in cui l’andamento dei contagi dovesse giustificare una chiusura prolungata delle attività; qualora invece - come il Governo spera che sarà - la curva tornerà ad essere in discesa già nelle prossime settimane, verrà data l’opportunità a molte attività di ripartire, così da beneficiare dello slancio dei consumi tradizionalmente previsto nel periodo di Natale.
In ogni caso il Governo si farà trovare pronto in caso di necessità: tant’è che - come ribadito dalla stessa Catalfo - qualora le risorse a disposizione non dovessero essere sufficienti per far fronte alla crisi, un nuovo provvedimento potrebbe essere finanziato anche da un nuovo scostamento di bilancio.
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