Azioni Tesla inondate di buy dopo i conti del terzo trimestre e l’outlook sfornato da Elon Musk. I commenti degli analisti.
Acquisti scatenati sul titolo Tesla, che ha chiuso la sessione di ieri di Wall Street mettendo a segno il rally più forte degli ultimi 11 anni, pari a +22%, che ha portato le azioni a schizzare a quota $260,48 alla fine della giornata di contrattazioni.
Il titolo TSLA ha archiviato la seduta migliore dal 2013, dopo la pubblicazione dei conti relativi al terzo trimestre del 2024.
Gli analisti di JPMorgan avevano messo in conto il boom di buy, scrivendo in una nota di prevedere “una forte reazione per le azioni Tesla” alla diffusione dei conti, parlando di “utili sorprendentemente migliori delle attese” da parte di una società che “aveva abituato gli investitori a numeri deludenti”.
E l’effetto sorpresa c’è stato, non solo grazie al trend dei margini di profitto, sostenuti da un fatturato di ben $739 milioni ottenuto con la vendita dei crediti green, ma anche per l’effetto provocato a Wall Street dalle dichiarazioni del CEO Elon Musk, che ha sfornato un outlook sulle vendite di auto elettriche decisamente migliore di quanto previsto dal consensus degli analisti.
Musk ha, di fatto, annunciato di stimare un balzo delle vendite compreso tra il 20%-30% nel corso del 2025, preannunciando il lancio di un’auto a costi più accessibili nei primi sei mesi del 2025.
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Analisti scettici, mentre Musk diventa ancora più ricco
Va detto che le previsioni dell’eclettico tycoon sono state accolte con scetticismo da alcuni grandi nomi del mondo dell’alta finanza.
Gli analisti di Morgan Stanley, pur raccomandando l’acquisto del titolo, hanno commentato le previsioni di Musk per il 2025 con la parola “maybe (forse)”, ribadendo la previsione di un aumento delle consegne pari, il prossimo anno, al 14%.
Anche gli esperti più bullish di Deutsche Bank hanno scritto in una nota successiva alla pubblicazione dei conti di Tesla che la loro “view rimane più cauta, pari a una crescita del 10-15% (a 2,03 milioni circa)”.
Detto questo, il balzo del titolo TSLA è stato il più forte dal rally del 24% che le azioni hanno riportato 11 anni fa, nel maggio del 2013, consentendo al colosso di azzerare le perdite accusate dall’inizio dell’anno.
La performance delle azioni è ora di un rialzo YTD pari a +3%, che rimane decisamente al di sotto del balzo del 22% dell’indice Nasdaq.
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Intanto, in una sola seduta, grazie alla raffica di acquisti sulle azioni TSLA, Elon Musk è diventato più ricco di quasi $26 miliardi, vantando una ricchezza che, secondo le stime sul patrimonio elaborate da Forbes, è di 270 miliardi di dollari circa, e che confermano come il numero uno di Tesla rimanga sul podio della classifica degli uomini più ricchi del mondo.
Elon Musk schierato a favore di Donald Trump: agitazione tra gli azionisti di Tesla
Attenzione, però, avvertono alcuni analisti: l’appoggio che il tycoon continua a dare a Donald Trump e il suo continuo schierarsi a favore del candidato alle elezioni presidenziali USA ormai alle porte, in calendario il 5 novembre, stanno agitando gli azionisti di Tesla.
A dirlo alla CNN è stato uno degli analisti più noti per commentare il trend del titolo TSLA, ovvero Dan Ives, managing director di Wedbush Securities, che ha avvertito che il fatto che Musk sia diventato più politicizzato “non è un fattore bullish per il marchio Tesla” e “non aiuta i problemi della domanda negli Stati Uniti per le auto” della Big Tech americana.
Nelle ultime ore è inoltre scoppiata la bufera politica negli Stati Uniti dopo la lotteria lanciata da Elon Musk da 1 milione di dollari al giorno al fine di convincere gli elettori della Pennsylvania a votare a favore di Trump alle imminenti elezioni presidenziali.
La BBC e altri media riportano che una lettera inviata al comitato di azione politica del numero uno di Tesla dal dipartimento di Giustizia americano ha avvertito che il lancio della lotteria potrebbe violare la legge federale sulle elezioni ed essere, dunque, illegale.
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