Come si conservano i test Covid in casa? Gli esperti dicono di fare attenzione al luogo e alla temperatura, pena l’inefficacia del tampone.
Nel corso degli ultimi due anni gli italiani hanno imparato a fare in autonomia i tamponi antigienici rapidi per verificare la presenza o meno del virus. In molti hanno quindi deciso di comprare numerosi tamponi online o in farmacia e tenerli da parte in caso di necessità. I test Covid conservati in casa però possono presentare dei problemi. Ci sono infatti degli errori da non commettere assolutamente per non inficiare il risultato del test fai-da-te.
Non solo esiste il rischio di acquistare dei test antigienici non conformi e quindi non capaci di riscontrare la presenza del virus, ma può presentarsi il problema della conservazione in casa. Se un tampone viene conservato male il risultato potrebbe non corrispondere al reale stato di salute del soggetto e andare quindi a creare dei problemi alle persone vicine tra lavoro, amici e famiglia.
Tra le cose da non fare assolutamente, un errore compiuto da molti italiani è quello di non tenere il tampone fai da te entro una determinata temperatura. I tamponi non vanno inseriti in frigorifero e non vanno neanche tenuti esposti ad alte temperature. Infine, un ultimo errore piuttosto comune, è utilizzare tamponi rapidi scaduti. Anche se in passato la data di scadenza sui tamponi è stata allungata da alcune case di produzione, la proroga non era valida per tutti i tamponi o per tutti i codici. Il rischio era di risultare negativi anche quando si era positivi e quindi di infettare le persone vicine. Ecco quali sono gli errori da non commettere con i test COVID fai da te conservati in casa.
Attenzione ai tamponi fai da te per il Covid conservati in casa: gli errori più comuni
Da tempo i tamponi fai da te per riscontrare la positività o negatività al Covid sono acquistabili in farmacia, online o nei supermercati e si possono fare tranquillamente a casa, in piena autonomia. Nel tempo si sono accumulate diverse opzioni di acquisto, tra cui grandi pacchi di tamponi da conservare in casa al momento del bisogno. Ma dove conservarli?
Un errore piuttosto comune è quello di conservare i tamponi in un ambiente con temperature non adatte. Va considerato infatti che un tampone è composto non solo dalla parte in plastica, ma anche da una soluzione che deve essere conservata a una determinata temperatura. I test COVID non vanno esposti né a un eccessivo caldo né a un eccessivo freddo. In entrambi casi si può alterare l’efficacia del test fai da te. Questo vuol dire che non vanno riposti né sotto la luce diretta del sole, né all’interno del frigorifero.
Il luogo perfetto per conservare un test COVID rapido fai da te in casa è di trovare una zona né troppo calda, né troppo fredda. Rispondono a queste caratteristiche un cassetto, una scatola riposta all’interno di un armadio o un altro ambiente che non subisce rapide variazione di temperatura.
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Per conoscere la temperatura ideale nel quale tenere conservati i test COVID comprati in farmacia, online o al supermercato è bello leggere le indicazioni inserite sulla scatola o all’interno. Infatti non c’è una regola generale valida per tutti, alcuni tamponi possono essere conservati tra i 5° e i 30° e sono le singole marche a stabilire il range più ideale di conservazione del prodotto.
Conservare male un test fai da te e può inficiarne l’efficacia e quindi renderlo completamente inutile. Fatto che non lo rende soltanto uno spreco di denaro, ma anche un pericolo per la propria salute.
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