Test Medicina, si discute per l’abolizione del numero chiuso: cosa sta succedendo

Teresa Maddonni

29 Settembre 2023 - 18:38

Fa discutere la petizione per l’abolizione del test di Medicina, eliminando il numero chiuso per l’accesso alla facoltà. Medici e rettori si dicono contrari. Ecco cosa sta succedendo.

Test Medicina, si discute per l’abolizione del numero chiuso: cosa sta succedendo

Come sempre il test di Medicina fa discutere specie dopo che quest’anno, con l’introduzione del Tolc Med, è stata presentata una denuncia alla Procura della Repubblica e al Tar per le domande che circolavano su Telegram prima della prova.

A distanza di qualche settimana, tuttavia, sembrano non placarsi le polemiche sul test di Medicina. Cosa sta succedendo in queste ore? È stata lanciata online, sul sito Change.org, una petizione per l’abolizione del numero chiuso per l’accesso alla facoltà di medicina e che in pochi giorni ha raggiunto circa 41mila firme.

L’appello all’indirizzo della ministra dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini arriva dal Comitato “Aboliamo il numero chiuso” ed è accompagnato dall’hashtag #iononhoimbrogliato.

Dinanzi alla richiesta di abolire il numero chiuso a Medicina pronta è arrivata la risposta di rettori e medici che si dicono contrari all’accesso generalizzato alla facoltà. I dettagli.

Test Medicina, abolizione numero chiuso: la petizione online

Tutto parte dai test di Medicina tenutisi a settembre 2023 e dalla denuncia di brogli per le domande del nuovo Talc Med, che erano già disponibili su Telegram.

Poi arriva la petizione online di alcuni studenti che chiedono l’abolizione del numero chiuso e nella quale si legge che una riforma del numero chiuso a Medicina va fatta dal momento che “l’ultima sessione del Tolc, in particolare, può essere considerata la peggiore procedura selettiva di sempre.”

Il sistema di selezione e accesso alla facoltà di Medicina viene pertanto considerato poco meritocratico e inutile alla luce della carenza di medici nel nostro Paese. Scrivono dal Comitato “Aboliamo il numero chiuso”:

“Noi riteniamo che sia giunto il momento che la politica, a partire da Lei signora Ministro, debba prendersi le sue responsabilità e rivedere profondamente il sistema d’accesso alla formazione medica considerando improcrastinabile l’abolizione del numero chiuso.”

E aggiungono:

“Il metodo attuale d’accesso alle professioni mediche non tiene infatti conto né delle esigenze reali del nostro sistema sanitario né prevede un sistema di selezione legittimo e meritocratico.”

Dal Comitato scrivono cos’è stato l’ultimo test di Medicina e lo definiscono “un calvario costato caro a migliaia di famiglie dove non è stata la preparazione ad essere premiata, né è stato l’impegno ad avere la meglio. No. È stata la casualità di un quiz iperspecialistico e la fatalità di un sistema “equalizzato” aleatorio a decretare chi potrà proseguire per la propria strada e chi no, ledendo quel diritto allo studio sancito dal nostro ordinamento.”

Gli studenti aspiranti medici chiedono di ripensare il sistema e abolire il test di Medicina per dare l’opportunità a chi vuole di lavorare nel proprio Paese senza dover andare via.

Test Medicina, abolizione numero chiuso: la risposta di medici e rettori

Sembrano non essere d’accordo con la richiesta di abolire il numero chiuso a Medicina, eliminando il test di accesso, i medici e i rettori d’Italia o almeno una parte di essi.

Secondo il presidente della Conferenza dei rettori (Crui) Salvatore Cuzzocrea, come si legge sul sito ufficiale, “le università hanno già fatto uno sforzo incredibile per estendere i numeri di coloro che ogni anno accedono ai corsi di laurea in Medicina. Un’apertura tarata sulle necessità del sistema sanitario è già in atto: nei prossimi 7 anni i posti cresceranno infatti di 30mila unità.”

Anche Filippo Anelli, presidente di Fnomceo, Federazione degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, sembra non essere d’accordo con l’abolizione del numero chiuso:

“È un’iniziativa che non ci convince nel metodo né, tantomeno, nel merito. Nel metodo perché non è certo attraverso una petizione online che si può decidere una riforma cruciale e con ricadute sull’intera società come è quella della formazione dei medici”.

Anelli aggiunge che “far saltare, tout court e senza correttivi, il numero programmato significherebbe, come più volte rimarcato, consentire a tutti di poter accedere a Medicina, senza salvaguardare la qualità dell’informazione, che oggi il mondo ci invidia. Significherebbe non poter garantire a tutti i laureati una borsa di specializzazione, ricreando quell’imbuto formativo che ha tenuto prigioniere intere leve di medici; e che solo ora, grazie all’impegno degli ultimi Governi, compreso quello attuale, abbiamo riassorbito”.

Medici e rettori, dunque, sono contro la petizione online e a favore del mantenimento del test di Medicina e del numero chiuso. Tocca ora vedere quale sarà, se ci sarà, la risposta della ministra Bernini e quali rassicurazioni saprà portare agli studenti.

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