TIM, i francesi di Vivendi scaricano quota del 5%. Febbre azioni con nuova mossa Poste?

Laura Naka Antonelli

24/03/2025

Azioni TIM-Telecom Italia osservate speciali sul Ftse Mib di Piazza Affari dopo la decisione di Vivendi di smobilizzare il 5% del capitale. Poste Italiane in agguato?

TIM, i francesi di Vivendi scaricano quota del 5%. Febbre azioni con nuova mossa Poste?

Titolo TIM-Telecom Italia sotto i riflettori sul Ftse Mib di Piazza Affari, dopo l’annuncio del maggiore azionista Vivendi, che ha comunicato in una nota di aver venduto una quota del 5% del capitale detenuto nel gruppo, facendo così scendere la sua partecipazione al 18,37% delle azioni ordinarie.

Le azioni TIM hanno iniziato la giornata di contrattazioni scattando subito in cima al listino benchmark della borsa di Milano, per poi ridurre lievemente i guadagni.

TIM-Telecom Italia, occhio alle azioni a Piazza Affari dopo mossa di Vivendi. Altro atto di Poste in arrivo?

In evidenza il giudizio di Equita SIM che, dopo la notizia, ha confermato il rating buy sul titolo e il target price sul titolo, a quota 0,36 euro, rispetto agli 0,29 circa attuali.

Così la SIM milanese:

Con una mossa a sorpresa, Vivendi venerdì sera ha comunicato di essere scesa al 19,32% (sotto la soglia del 20%) del capitale ordinario di TIM in data 18 marzo e di essersi poi portata al 18,37% al 21 marzo. Le vendite sarebbero avvenute in modo parcellizzato sul mercato secondo quanto riportato dalla stampa. L’operazione rende evidente la volontà di Vivendi di monetizzare la partecipazione anche a valori allineati a quelli di mercato (il titolo in questi giorni è stato in area 0,30 euro)”.

Gli analisti hanno reso noto a questo punto di non escludere, “come ipotizzato anche in diversi articoli di stampa, che il grosso della partecipazione residua di Vivendi possa essere comprato da Poste, che potrebbe acquisire fino al 15% circa del capitale ordinario, salendo al limite della soglia d’opa del 25% (circa 700 mln di esborso ai valori correnti”.

Poste Italiane dunque in agguato? Va ricordato il recente ingresso del gruppo in mano pubblica nel capitale di Telecom Italia, avvenuto attraverso un accordo di swap con CDP, ovvero con la Cassa Depositi e Prestiti.

Vivendi ora sotto al 20% del capitale di TIM

L’annuncio di Vivendi è arrivato venerdì 21 marzo 2025, con una nota con cui il colosso francese attivo nel settore media e primo azionista di TIM ha annunciato di di avere scaricato una quota detenuta nel capitale della compagnia di tlc guidata dal CEO Pietro Labriola pari al 5%, scendendo così al 18,37% del capitale ordinario e dei diritti di voto di TIM (pari al 13,19% del’intero capitale sociale del gruppo), rispetto alla precedente quota del 23,75%.

Con questa mossa, Vivendi è scesa al di sotto della soglia del 20% delle azioni ordinarie e dei diritti di voto di TIM.

Il gigante che fa capo alla famiglia Bolloré ha aggiunto di aver notificato alla Consob in linea con quanto stabilito dalle autorità di regolamentazione, di aver ridotto la propria presenza nel gruppo a una soglia inferiore al 20%.

Del risiko delle tlc incentrato sulla preda TIM si parla da diverse settimane: cruciale la mossa di Poste Italiane che, per l’appunto con un accordo siglato con la Cassa Depositi e Prestiti ha fatto il suo grande ingresso nel capitale del gruppo quotato sul Ftse Mib di Piazza Affari, su cui avrebbero messo gli occhi altri francesi, quelli del gruppo Iliad.

Il primo ingresso di Poste in TIM con quell’accordo con Cassa Depositi e Prestiti

Lo scorso 15 febbraio l’annuncio ufficiale di Poste Italiane e di CDP, con la prima, ergo gioiello di Stato controllato dal MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) che ha reso noto di essere entrata in TIM, rilevando una partecipazione pari al 9,81% circa delle azioni ordinarie di Telecom Italia detenute da CDP, e pagando in cambio Cassa Depositi e prestiti con l’intera partecipazione che Poste deteneva in Nexi, pari al 3,78%.

Così facendo, il risiko delle tlc ha scatenato nuovi rumor anche sul futuro della società dei pagamenti digitali Nexi, quotata anch’essa sul Ftse Mib.

Non per niente, le azioni Nexi sono balzate a nuovi record a Piazza Affari nelle ultime sedute - anche sulla scia di buone sorprese arrivate lato utili e dividendi, prima degli ultimi dietrofront (occhio a tutti i rumor su Nexi).

Dal canto suo, con la sua mossa, Vivendi ha informato di avere cessato di contabilizzare la propria partecipazione in TIM con il metodo del patrimonio netto a partire dal 31 dicembre 2022, e ha ricordato che già in passato, in diverse occasioni, aveva reso nota “la propria intenzione di vendere la propria partecipazione in Tim a condizioni finanziarie favorevoli ”.

Non sono esclusi inoltre dal gruppo francese altri smobilizzi di quote detenute nel capitale dell’azienda, che potrebbero favorire ulteriormente le mire di Poste Italiane.

Il gruppo guidato dal CEO Matteo Del Fante, secondo rumor riportati dal quotidiano La Stampa, potrebbe puntare a rilevare una quota di Telecom Italia pari al 24%.

La strategia di una ulteriore scalata di Poste Italiane in TIM potrebbe tornare sul tavolo nella prossima assemblea del 26 marzo, riporta Radiocor, “quando le operazioni di efficientamento del capitale, come l’ipotesi di conversione delle risparmio, potrebbero essere portate all’attenzione degli azionisti”.

Sempre l’agenzia di stampa mette in evidenza come gli investitori si stiano interrogando per l’appunto “sul ruolo di Iliad e del fondo Cvc, indicati negli scorsi mesi come possibili acquirenti delle quote di Vivendi e potenziali attori del risiko delle tlc”.

Ma come stanno andando le azioni Telecom Italia in questo 2025 e nel corso dell’ultimo anno? E qual è il trend di breve termine?

Nell’ultima settimana il trend rivela una pressione ribassista sulle azioni, pari all’incirca dell’1%. Evidente invece la febbre nell’ultimo mese di contrattazioni, con le azioni che sono balzate di oltre l’8%, mentre da inizio anno (YTD) lo scatto è di oltre il 19%.

Nell’ultimo anno, il trend a Piazza Affari segnala inoltre un balzo di oltre il 31%.

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