La Commissione Europea approva la tassazione agevolata per i Titoli di Solidarietà, ecco cosa sono, chi può acquistarli e tutti i vantaggi riconosciuti a investitori ed Enti del Terzo Settore.
Arrivano i Titoli di Solidarietà con tassazione agevolata per chi investe negli Enti del Terzo Settore e No profit.
Con la riforma del Terzo Settore, arrivano nuovi vantaggi fiscali grazie al via libera dato dalla Commissione Europea.
Gli Enti del Terzo Settore in Italia sono essenziali in quanto perseguono finalità sociali e solidaristiche di primaria importanza. Occorre però incentivare il finanziamento degli stessi e arrivano per questo motivo le agevolazioni per chi decide di investire in questo settore.
Si tratta dei Titoli di Solidarietà che potranno essere sottoscritti a partire dal 1° gennaio 2026, ma cosa sono? Si tratta di obbligazioni o altre forme di titoli di debito o di certificati di deposito; questi vengono emessi dagli istituti di credito per raccogliere dei fondi da impiegare poi obbligatoriamente per finanziare le attività istituzionali degli Enti del Terzo Settore.
Vediamo quali sono le novità per i Titoli di Solidarietà e i vantaggi fiscali per risparmiatori ed Enti.
Cosa sono i titoli di Solidarietà?
I Titoli di Solidarietà sono uno strumento di risparmio per gli acquirenti e strumenti di investimento per gli Enti del Terzo Settore che possono in questo modo raccogliere fondi liquidi per le loro attività istituzionali. Sono emessi sotto forma di obbligazioni o altri titoli di debito, oppure sotto forma di certificati di deposito.
I Titoli di solidarietà possono essere divisi in due gruppi:
Obbligazioni e altri titoli di deposito: con scadenza non inferiore a 36 mesi, possono essere nominativi o al portatore e gli interessi devono essere corrisposti almeno annualmente. Gli interessi devono essere pari al maggiore tra il tasso di rendimento lordo delle obbligazioni similari collocate nei tre mesi precedenti dall’istituto di credito, e quello dei Titoli di Stato con vita residua assimilabile a quella dei titoli di solidarietà.
Certificati di deposito: in questo caso la scadenza non può essere inferiore a 12 mesi, ma con interessi corrisposti almeno annualmente, possono essere nominativi o al portatore.
Quali sono i vantaggi fiscali dei titoli di solidarietà?
La prima cosa da dire è che i Titoli di Solidarietà sono emessi dagli istituti di credito che sono tenuti a rinunciare totalmente alle commissioni. Anche questo è un incentivo per investire in tali strumenti. L’unica remunerazione ammessa è quella relativa agli interessi attivi sugli impieghi eseguiti a favore degli enti beneficiari.
Per chi acquista i Titoli di Solidarietà vi è la possibilità di ottenere gli interessi, ma non solo perché si applica la stessa tassazione agevolata prevista per i Titoli di Stato, cioè con aliquota al 12,50%.
Infine, restano i vantaggi per gli ETS che non solo possono più facilmente ottenere fondi attraverso i Titoli di Solidarietà che, come specificato hanno finalità precise e correlate allo scopo sociale degli ETS, ma possono beneficiare anche della defiscalizzazione degli utili destinati allo svolgimento dell’attività statutaria, oppure all’incremento del patrimonio delle varie realtà benefiche.
Infine, la Commissione Europea nel dare il via libera all’emissione dei Titoli di Solidarietà con le agevolazioni fiscali previste per gli interessi da erogare agli investitori, ha sottolineato anche che le agevolazioni fiscali degli ETS non si configurano come aiuti di Stato, poiché perseguono attività di interesse generale con finalità di pubblica utilità. Non vi sono quindi limiti e altri vincoli da rispettare.
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