Il CEO di Huawei descrive così la situazione in cui si trova dopo un anno di guerra commerciale fra USA e Cina
Per Huawei è ormai questione di vita o di morte. È stato lo stesso fondatore e CEO del colosso cinese a descrivere così la situazione creata dalle pressioni del governo statunitense. In un memo ai dipendenti della divisione di networking di Huawei, Ren Zhengfei ha parlato dell’odierna “battaglia” per la sopravvivenza. La notizia è stata data da CNBC, che ha potuto prendere visione della lettera.
CEO Huawei: questione di vita o di morte
Ren è conosciuto per l’uso di linguaggio militari nelle sue comunicazioni ai dipendenti, ma i termini impiegati stavolta fanno supporre che la situazione sia molto tesa. Lo scorso maggio, l’amministrazione Trump ha inserito la compagnia in una black list, chiamata “Entity List”, che limita il commercio delle aziende statunitensi con Huawei. Quest’ultima si affida molto alla tecnologie americane, sia per quanto riguarda l’hardware che il software. Per questo il CEO ha definito lo stato in cui versa Huawei come una “questione di vita o morte”.
Lunedì scorso, il Ministero del Commercio degli Stati Uniti ha deciso per una proroga di tre mesi, durante la quale le aziende potranno vendere specifici prodotti a Huawei. Ma nessuna compagnia può pianificare a una scadenza di 90 giorni, e questo vale a maggior ragione per il più grande colosso di prodotti per le telecomunicazioni.
“Ora che la compagnia è in una situazione di vita o di morte, la nostra prima priorità è quella di incoraggiare tutta la squadra a dare un contributo, e la seconda è quella di scegliere e promuovere talenti per immettere nuovo sangue nel nostro sistema”, avrebbe detto Ren secondo una traduzione di CNBC.
Huawei è rimasta sempre più coinvolta nella guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina, al punto che questo mese ha completato un sistema operativo alternativo ad Android, chiamato Harmony OS. Il CEO della divisione consumer di Huawei ha detto che la compagnia preferirebbe continuare ad usare il sistema operativo di Google, ma se fosse necessario sarebbe possibile passare ad Harmony immediatamente.
L’amministrazione Trump è preoccupata da presunte minacce alla sicurezza nazionale, perché i prodotti Huawei permetterebbero alle autorità cinesi di spiare l’America.
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