Trading: l’importanza dei market mover

David Pascucci

20 Dicembre 2022 - 08:57

Come individuare un dato market mover? Come può essere utile nel fare trading o investimenti?

Trading: l’importanza dei market mover

Un dato market mover è quel dato che, come tradotto dall’inglese, muove il mercato. Nel corso del tempo, cambiando la situazione macroeconomica, i dati market mover cambiano e perciò diventano più difficili da riconoscere, soprattutto è difficile contestualizzarli nel momento “giusto”.

Ma come individuare un market mover? Perché potrebbe essere utile per fare sia trading che investimenti? Vediamo insieme cosa è un market mover, come individuare un dato del genere e in caso anticiparlo e come poter utilizzare questa informazione per implementare la nostra strategia di trading e investimento. In questo momento storico vediamo, ad esempio, come l’inflazione e i tassi di interesse siano dei market mover, ossia come la loro uscita muove il mercato; ma dobbiamo mettere in conto che a breve potrebbero essere meno rilevanti a scapito di un altro dato market mover che, se anticipato correttamente, potrebbe fare la differenza nel lungo periodo.

Cosa è un dato market mover e come individuarlo

Un dato market mover è quel dato la cui uscita determina forti movimenti di mercato talvolta direzionali anche nel lungo periodo. La sua uscita genera solitamente un aumento della volatilità nel breve e stabilisce anche la direzionalità nel lungo periodo. In sostanza è un dato che crea scalpore e che aggiusta il mercato secondo la sua dinamica “reale”.

Un dato market mover è quindi un dato importantissimo, diremmo fondamentale, ma come riconoscere un dato market mover? La prima cosa da fare, un compito che ogni trader deve svolgere per definirsi tale, è fare un’analisi macroeconomica e metterla in relazione ai prezzi che il mercato sta battendo in quel momento. Senza una buona analisi macro non sarà mai possibile individuare un dato market mover e la sua importanza.

Una volta fatta l’analisi macro è il momento di individuare le anomalie e le dissonanze che si trovano all’interno della stessa analisi, come ad esempio nei mesi precedenti allo scoppio della pandemia, si poteva vedere una fortissima pressione nei confronti dell’inflazione grazie ai tassi bassi che le banche centrali hanno protratto nel tempo. Prima o poi l’inflazione doveva salire tant’è che oggi ci troviamo con un’inflazione molto alta con le banche centrali che si trovano costrette a dover alzare i tassi con una velocità mai vista prima, una vera e propria situazione di emergenza.

Come si può notare, anche le banche centrali a volte sbagliano. In ogni caso una volta individuata un’anomalia macroeconomica, possiamo tranquillamente iniziare con il misurare il grado di anomalia per capire quanto deve aggiustarsi il dato prima di diventare relativamente innocuo nel lungo periodo. Questo serve per capire la possibile durata dell’efficacia del dato come market mover, pertanto stabilire e misurare la differenza tra livello attuale del dato contro il livello ideale in condizioni di normalità è fondamentale per capire lo stato attuale del mercato. Ad esempio, nel caso di mercato attuale vediamo dei tassi di interesse ancora al rialzo mentre l’inflazione inizia a scendere lentamente negli Usa e in Europa rimane ancora relativamente elevata. Il target di inflazione per queste due aree è del 2%, al momento in Usa abbiamo un’inflazione a ridosso dell’8% mentre in Europa abbiamo un’inflazione al 10%.

Questo vuol dire che finché non vedremo un’inflazione ritornare a ridosso del 2%, il dato dell’inflazione sarà sempre un dato market mover. Attenzione, solitamente i dati “parlano” tra loro, ossia il dato dell’inflazione dipende fortemente dal livello dei tassi di interesse e viceversa, pertanto bisogna anche vedere come e in che modo si alzano i tassi di interesse.

Se ci troviamo su livelli di tassi molto alti, quindi una banca centrale non potrà alzarli ulteriormente, potremmo già considerare il dato dell’inflazione come un dato con impatto minore qualora dovesse scendere mentre di impatto maggiore qualora dovesse salire. Come vedete la situazione, una volta compresa l’utilità nell’individuare un dato market mover, diventa sempre più complessa e richiede un grado di preparazione a livello macroeconomico relativamente alto, sia a livello di nozioni teoriche sia a livello pratico di esperienza sui mercati.

Il market mover per il trader e per l’investitore

I dati market mover sono i dati macro più importanti all’interno dei mercati finanziari, pertanto la loro influenza abbraccia sia il breve che il lungo periodo. Per il trader di breve termine il dato market mover è fondamentale per la gestione della volatilità e del rischio. Se un trader sa che sta per uscire un dato market mover, sa bene che all’uscita del dato può attendersi una certa volatilità e, qualora avesse fatto una buona analisi macroeconomica che anticipa in un certo senso l’esito del dato, può anche individuare dinamiche di mercato interessante come quella di capire se un movimento è direzionale o se è un movimento di squeeze di breve periodo.

Come vedere fare una buona analisi macro è molto utile anche per l’operatività di breve termine. Per quanto riguarda l’investitore di lungo periodo, la concentrazione maggiore la si ha sull’esito finale del dato attuale e delle possibili proiezioni dello stesso nel lungo periodo. Facendo un esempio con la situazione attuale, possiamo dire che un investitore potrà iniziare ad aggiustare il proprio portafoglio obbligazionario in vista di un possibile rallentamento economico conseguente all’aumento dei tassi di interesse o ad esempio ridurre il rischio della propria esposizione azionaria o ancora meglio gestire la sua liquidità in base ad altri possibili aumenti dei tassi di interesse.

Come vedete anche in questo caso avere un quadro macroeconomico è di assoluta importanza. Togliamoci dalla testa l’idea che l’analisi macro sia inutile, l’analisi macro è inutile solamente se viene fatta male e soprattutto se il suo risultato non viene applicato con ragione all’interno della propria strategia di investimento, talvolta utilizzato come una scommessa contro il dato market mover (“scommettere sul ribasso dell’inflazione”).

Come anticipare il dato market mover?

Questo compito è forse il più complesso visto che il grado di preparazione a livello macroeconomico deve essere alto. In sostanza bisogna studiare e conoscere le dinamiche macroeconomiche di base per poi sperimentarle direttamente sul mercato. La teoria non basta di conseguenza l’anticipare il market mover di lungo periodo, oltre a un’ottima conoscenza teorica dei principali fattori macroeconomici, richiede un’esperienza diretta sul mercato. Avendo questi strumenti a disposizione, possiamo dire che per anticipare un dato marker mover, ossia capire quale sarà il prossimo dato ad avere un’influenza importante sul mercato, bisogna fare dei veri e propri scenari ipotetici e in base a essi capire cosa potrebbe muovere il mercato nel corso delle settimane/mesi successivi.

Ad esempio, nella situazione attuale, visto il ribasso dell’inflazione, l’aumento dei tassi di interesse, potremmo ipotizzare che i prossimi market mover potrebbero essere proprio i Pil dei vari paesi con inflazione alta e subito dopo, ma con maggiore importanza, il tasso di disoccupazione, un fattore macroeconomico che si lega fortemente con l’inflazione e i tassi di interesse (vedi la Curva di Phillips). Come vedete, la preparazione in ambito trading/investimenti deve essere elevata, nel senso che bisogna essere in perenne aggiornamento e in continuo studio, pertanto l’approssimazione, la semplificazione estrema e la apparente facilità nel fare trading, non portano a nessun risultato. Ricordiamo in merito che bisogna essere consapevoli di ciò che si fa per evitare di incorrere a brutte sorprese che coinvolgono la nostra vita finanziaria.

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