L’allarme di Federconsumatori: a Natale alcune tratte di treni, aerei e bus hanno subito dei rincari anche superiori al 300%, ecco chi rischia una stangata per tornare a casa.
Treni, bus e aerei, a Natale tanti viaggiatori rischiano un’autentica stangata visti i rincari record che ci sarebbero per alcune tratte. Questo è l’allarme lanciato da Federconsumatori ora che si sta avvicinando sempre di più il periodo delle festività.
Nei prossimi giorni si stima che saranno oltre 11 milioni gli italiani che si metteranno in viaggio, sia per passare il Natale insieme ai propri cari sia per fare una vacanza.
Per tutti questi viaggiatori però potrebbero esserci delle sorprese al momento dell’acquisto del biglietto, visti i rincari che sarebbero magicamente spuntati negli ultimi giorni per quanto riguarda treni, bus e aerei.
“Le festività di fine anno sono alle porte e, come sempre, la storia si ripete: i cittadini (studenti, insegnanti, lavoratori, turisti) che intendono viaggiare durante le giornate clou per gli spostamenti di Natale e Capodanno devono fare i conti con rincari esorbitanti rispetto agli altri periodi pre e post festività - si legge in una nota di Federconsumatori -. Nessuna sorpresa, sono anni che denunciamo questo fenomeno che numerosi cittadini ci segnalano, il problema è che, di anno in anno, i rincari e le differenze di prezzo si fanno sempre più marcati”.
Anche a Natale 2024, rispetto alla prima settimana di dicembre, i costi dei biglietti avrebbero fatto registrare “magicamente” degli aumenti in alcuni casi esorbitanti, con questo fenomeno che ormai si ripeterebbe da anni.
In particolare ci sarebbero alcune tratte, assai gettonate durante il periodo di Natale soprattutto da parte degli studenti fuori sede, che starebbero facendo registrare un’autentica impennata dei prezzi.
Trasporti: ecco i rincari di Natale
Come riportato dall’agenzia Dire, l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha confrontato i costi applicati nella prima settimana di dicembre e quelli applicati nelle settimane tra Natale e Capodanno per quanto riguarda alcune tratte di bus, treni e aerei.
“Le differenze - fa notare l’osservatorio - di costo sono notevoli e ammontano, mediamente, sulle tratte considerate, al +133% per viaggiare in bus durante le festività (notevole balzo in avanti rispetto al +33% dello scorso anno), al +78% per chi sceglie l’aereo (anche in questo caso l’anno scorso il sovrapprezzo di fermava al +33%), +30% per chi sceglie il treno (l’anno scorso il discostamento era del 20%)”.
Un’autentica stangata - difficilmente motivabile visto che per Federconsumatori ormai si tratterebbe di un’abitudine - per i cittadini già gravati dall’aumento generale dei prezzi e che devono fare i conti, al tempo stesso, con degli stipendi da tempo fermi al palo.
Bus, aerei e treni, le tratte con i rincari maggiori
Per quanto riguarda i pullman, stando a quanto dichiarato da Federconsumatori “un bus da Reggio Calabria a Torino sotto le festività costa il +267% rispetto al prezzo normalmente applicato; il viaggio inverso sulla stessa tratta costa addirittura il +303%); da Roma a Reggio Calabria, sempre in bus, il viaggio costa +235% (per il ritorno sulla stessa tratta addirittura la differenza di prezzo rispetto a un periodo ordinario è pari al +240%)”.
Aumenti anche per gli aerei, soprattutto per quanto riguarda la tratta “ Roma-Reggio Calabria: +163% per l’andata e +269% per il ritorno”.
Infine ci sono i treni: “La tratta con maggiori rincari è quella Roma-Pescara, con +114% per l’andata e +115% per il ritorno. Anche la tratta Roma-Reggio Calabria segna notevoli rincari con un +54% per l’andata e +13% al ritorno”.
Federconsumatori così ha evidenziato che le tratte maggiormente soggette ai rincari sono quelle che, in molti casi, riguardano il più elevato transito di studenti fuori sede che rientrano a casa durante le festività, aumenti che delle volte spingono i ragazzi a non tornare a casa oppure le loro famiglie a fare degli autentici sacrifici pur di riunire la famiglia a Natale.
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