Dal 16 aprile partono i primi treni Covid-free nella tratta Roma-Milano: possono salire solo i passeggeri con tampone negativo. Come funzionano, come prenotare il biglietto e quanto costa.
A partire da venerdì 16 aprile si può tornare a viaggiare in sicurezza in Italia grazie ai treni Covid-free, su cui si può salite solo con tampone negativo. La tratta interessata è quella che collega Milano a Roma: inizialmente sono previste solo due corse al giorno.
Questa soluzione di viaggio in sicurezza verrà implementata soprattutto in vista dell’estate, con possibile estensione anche ad altre città italiane. Nella stessa ottica è spuntata la proposta di istituire isole Covid-free.
Dal test prima di salire sul treno allo screening del personale ferroviario: ecco come funzionano i treni Covid free, quanto costano e quali sono le regole previste per salire a bordo.
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Treni Covid-free: cosa sono e come funzionano
Sono tre le iniziative del Gruppo Fs per tornare a viaggiare in sicurezza dopo la pandemia di Covid-19: la prima, partita il 16 aprile, prevede l’introduzione di treni Covd-free attraverso i quali spostarsi in sicurezza.
Per salire sui nuovi treni Frecciarossa Covid free sarà necessario effettuare un tampone rapido o molecolare nelle 48 ore precedenti la partenza, condizione obbligatoria sia per i viaggiatori sia per il personale a bordo. Sarà possibile effettuarlo anche poco prima della partenza direttamente nei gazebo installati dal 14 aprile alla stazione di partenza (Roma Termini o Milano Centrale).
All’interno del treno i passeggeri resteranno correttamente distanziati secondo le normative vigenti e le carrozze saranno occupate soltanto al 50%, con postazioni a scacchiera.
La nuova proposta del treno Covid-free ricorda la precedente novità introdotta da Alitalia: i collegamenti giornalieri Fiumicino-Linate riservati ai passeggeri Covid-tested, che avevano presentato un tampone negativo effettuato nelle 72 ore precedenti la partenza o avevano dato disponibilità allo svolgimento del test in aeroporto.
Treni Covid-free: dove effettuare il tampone
I passeggeri che sceglieranno di viaggiare con i treni Covid-free dovranno sottoporsi al tampone rapido o molecolare nelle 48 ore precedenti la partenza o direttamente alla stazione. Ciò significa che andrà effettuato un tampone per la partenza e uno per l’arrivo solo se il viaggio avrà una durata superiore ai 2 giorni. Gli orari dei treni, comunque, consentono la pianificazione di un viaggio in giornata.
A Roma si potrà fare il tampone in piazza dei Cinquecento, all’angolo con i resti delle Mura Serviane, mentre a Milano verrà allestito un centro tamponi in piazza Duca d’Aosta, vicino all’ingresso della metropolitana. Verranno effettuati tamponi a tutta la popolazione, ma con una corsia preferenziale per chi deve prendere il treno.
Qualora un passeggero risulti positivo al test fatto in stazione, Trenitalia prevede un rimborso del biglietto pari al 100%. Quest’ultimo, però, deve essere richiesto e può tramutarsi in un voucher valido 18 mesi dalla data di emissione.
Anche i vaccinati devono sottoporsi al tampone prima di salire a bordo, mentre solo i bambini al di sotto dei 6 anni ne sono esentati.
Oltre al tampone negativo, nel momento in cui si sale a bordo di un treno Covid-free occorre presentare anche un documento di identità in corso di validità. Come per tutte le altre vetture, infine, è necessario indossare la mascherina per tutta la durata del viaggio, oltre ad occupare i posti segnati sul biglietto.
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Treni Covid-free: orari e costo del biglietto
La sperimentazione parte con due treni Frecciarossa 100: il primo in partenza dalla stazione di Roma Termini alle ore 8.50, con arrivo a Milano Centrale previsto alle ore 12.00. Un successivo treno per il ritorno parte invece dalla stazione di Milano Centrale alle ore 18.00 e arriva a Roma Termini alle ore 21.10.
Per prenotare i biglietti è necessario accedere al sito ufficiale di Trenitalia, oppure recarsi presso i punti vendita o le biglietterie fino a 5 ore prima dalla partenza. All’atto di prenotazione è possibile anche fissare l’orario per l’effettuazione del tampone in stazione. Il prezzo del biglietto non è maggiorato, ma viene venduto allo stesso prezzo del normale treno Frecciarossa per la tratta Roma-Milano.
Inoltre, è necessario arrivare alla stazione con almeno 45-50 minuti di anticipo per permettere il corretto svolgimento di tutti i controlli. In entrambe le stazioni coinvolte, Roma Termini e Milano Centrale, verranno allestiti degli hub vaccinali in collaborazione con la Croce Rossa Italiana.
Treni Covid-free: le prossime città coinvolte
La rete Trenitalia intende pianificare l’estensione di questi treni Covid-free anche ad altre città italiane, soprattutto in vista della stagione estiva.
Gianfranco Battisti, amministratore delegato delle Fs, ha già anticipato che questi treni potrebbero essere introdotti anche per le destinazioni turistiche “compatibilmente con l’allentamento progressivo delle restrizioni”. L’obiettivo, prosegue l’ad, “è implementare questa soluzione soprattutto in estate, così da invogliare sempre più persone a scegliere il treno per gli spostamenti verso le mete italiane”.
Hub vaccinale a Termini e treno sanitario
Nel presentare la novità, Battisti ha anche anticipato le altre due iniziative del Gruppo Fs.
La prima prevede la creazione di un hub vaccinale di fronte alla stazione Termini di Roma, che “permetterà di vaccinare 1.500 persone al giorno”. Già inaugurato, è il primo hub ferroviario italiano e dispone di 21 postazioni, due delle quali dedicate alle persone con disabilità.
La seconda, invece, è il lancio del treno sanitario, ovvero un mezzo “dotato di 8 carrozze che può trasportare fino a 21 malati ”. I posti disponibili prevedranno vari livelli di strumentazione, fino alla terapia intensiva. “È un treno che può circolare in tutta Europa ed è il primo di questo tipo in Europa”.
Il treno sanitario - realizzato grazie alla collaborazione fra Ferrovie dello Stato, Protezione civile e Azienda Regionale Emergenza urgenza (Areu) Lombardia - potrebbe essere sfruttato in tutti i casi di emergenza sanitaria, non per forza legati al Covid, e permetterebbe di trasportare in sicurezza i malati dall’Italia all’estero per alleggerire la pressione nelle strutture sanitarie.
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