L’allarme della Polizia Postale: attenzione alla truffa dei €19,90 e ai falsi RID
Una nuova truffa dei conti correnti sta mettendo in allarme i risparmiatori italiani.
A confermare l’esistenza del raggiro è stata la Polizia Postale di Venezia, che ha messo in guardia contro i falsi RID e contro gli addebiti di piccole somme, utilizzate con lo scopo di non dare nell’occhio.
“Negli ultimi giorni stanno giungendo numerose segnalazioni relative ad una nuova truffa che sta colpendo ignari titolari di conti correnti mediante disposizioni SEPA”,
ha tuonato l’autorità.
Fino ad ora i clienti raggirati dalla nuova truffa dei conti correnti hanno parlato della sottrazione di somme poco inferiori ai 20 euro che tuttavia non hanno mancato di suscitare le perplessità dei correntisti italiani.
Truffa conti correnti: in cosa consiste
I tentativi di frode fino ad ora segnalati sono avvenuti tutti tramite i RID bancari, i cosiddetti addebiti diretti su conto corrente che la maggior parte delle persone usa per il pagamento delle utenze tradizionali (acqua, luce e gas).
Nello specifico, diverse persone si sono viste recapitare una richiesta di addebito dal proprio conto corrente di 19,90 euro, una somma esigua pensata proprio per non allarmare gli ignari clienti.
In realtà la richiesta apparentemente avanzata dallo stesso titolare del conto viene autorizzata con dati personali ottenuti con metodi illegali e, se accettata, determina la buona riuscita della truffa dei conti correnti.
Come proteggersi
Controllare spesso la lista movimenti potrebbe aiutare l’identificazione dei citati mini-adebiti evitando così le truffe ai danni di ignari clienti. Un check puntuale e periodico delle somme in entrata (ma soprattutto in uscita) potrebbe smascherare i citati tentativi di frode.
Oggi, grazie all’home banking, controllare il saldo del proprio conto è un’operazione molto più semplice e intuitiva. I servizi sono più immediati e possono essere utilizzati autonomamente in qualsiasi momento.
In caso di sospetta truffa sul proprio conto corrente il titolare dovrà immediatamente notificare l’accaduto al proprio istituto di credito, fornendo tutti i dettagli e le prove del caso e chiedendo la restituzione della somma sottratta indebitamente oltre che la revoca del RID.
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