Donald Trump, impaziente di trovare una soluzione definitiva all’epidemia, ha sorpreso tutti suggerendo metodi scientifici contro il coronavirus discutibili e pericolosi. Cosa ha proposto il presidente USA?
Donald Trump le sta provando tutte per sconfiggere il coronavirus. L’epidemia ha colpito gli USA in modo pesante, come nemmeno il presidente si sarebbe aspettato. Ormai i contagiati superano gli 860.000 cittadini e i morti sono quasi 50.000.
Da tempo l’inquilino della Casa Bianca scalpita affinché la vita quotidiana e le attività economiche della potenza americana possano tornare alla normalità. Non curante dell’emergenza sanitaria in cui è affondata la nazione, con un bilancio di morti a New York che ha costretto alle fosse comuni, e spesso accusato di superficialità nel trattare la pandemia, ora ha più che mai fretta di eliminare il nemico invisibile (o virus cinese).
Come? Supportato da alcuni studi scientifici - travisati nel loro significato - Trump ha proposto di provare sull’uomo cure ai limiti dell’assurdità, che hanno provocato preoccupazione e indignazione di medici e scienziati.
Dall’uso della candeggina all’esposizione ai raggi ultravioletti, quali sono le soluzioni bizzarre e pericolose suggerite da Trump contro il coronavirus?
Trump e punture di disinfettante: proposta shock
Nella conferenza stampa di giovedì 23 aprile, il presidente USA ha voluto mostrare agli americani alcuni dati scientifici, per rassicurarli sull’esistenza di soluzioni contro l’epidemia.
Il risultato del briefing, però, è stato disastroso. Trump, guidato dal suo irrazionale desiderio di sconfiggere una volta per tutte il virus letale, ha proposte cure contro il coronavirus davvero sorprendenti. E molto pericolose, a detta proprio degli scienziati.
Il punto di partenza del presidente è stato un dato scientifico: il disinfettante, a base di candeggina o alcol, uccide il virus in meno di un minuto. Da qui l’idea di Trump:
“Il disinfettante lo uccide (il virus) in un minuto. Un minuto! C’è un modo per fare qualcosa, tramite un’iniezione all’interno dell’uomo o eseguire una pulizia? Sarebbe interessante verificare”
La proposta, punture di candeggina o disinfettante alcolico, ha generato silenzio da parte dei funzionari accanto a Trump. Medici ed esperti, invece, hanno gridato subito l’allarme: il suggerimento è molto pericoloso, visto che tali sostanze uccidono virus ma anche l’uomo.
Raggi ultravioletti come cura: Trump vuole provare
Il presidente USA ha anche incitato William N. Bryan, il capo della scienza presso il Dipartimento della sicurezza interna, a provare l’efficacia della luce solare come cura per malati di COVID-19.
La base del ragionamento del presidente USA, a suo avviso, è scientifica e si fonda su alcuni risultati illustrati dallo stesso Bryan: la luce solare uccide il virus, sia sulle superfici che nell’aria.
Quindi, Trump ha esortato a testare il metodo sulle persone:
“Supponiamo di colpire il corpo con una luce tremenda, sia che si tratti di ultravioletti o solo di una luce molto potente....penso che tu abbia detto che non è stato verificato, ma lo testerai. Supponiamo di portare la luce all’interno del corpo, cosa che puoi fare attraverso la pelle o in qualche altro modo. Lo testerai?”
Una esortazione che ha messo in imbarazzo gli esperti. La dottoressa Deborah Birx, coordinatrice della task force contro il coronavirus, ha subito affermato che gli effetti della luce solare non sono considerati nell’ambito di un possibile trattamento.
E questo anche perché è noto quanto i raggi ultravioletti siano dannosi sulla pelle, causando anche il cancro.
Donald Trump, quindi, sembra apparire sempre più in difficoltà dinanzi all’epidemia. Le sue soluzioni appaiono come tentativi di affrettare la fine del coronavirus, ad ogni costo. Anche mettendo in pericolo la salute degli americani?
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