La turbina eolica più grande al mondo è stata accesa, produce elettricità per 60.000 case

Ilena D’Errico

21 Ottobre 2024 - 21:11

Accesa la turbina eolica più grande del mondo, capace di produrre elettricità per almeno 60.000 case. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.

La turbina eolica più grande al mondo è stata accesa, produce elettricità per 60.000 case

La turbina eolica più grande al mondo è stata accesa. Un nuovo primato per la Cina, che possiede altri impianti eolici da record, a dispetto della nomea per la trascuratezza della salvaguardia ambientale. Non si tratta di un pregiudizio, la Cina è in effetti in testa a tutte le classifiche mondiali sui Paesi più inquinanti, ma sta cercando di combattere questa tendenza con un forte impegno nel rinnovabile. E anche in questo campo il colosso asiatico fa le cose in grande.

La nuova turbina è stata posizionata nel Mar cinese meridionale, nella provincia di Hainan, una posizione scelta strategicamente per sfruttare al meglio la velocità del vento mantenendo la separazione dalla piattaforma continentale. Si tratta, infatti, di una turbina galleggiante, per l’appunto la più grande del mondo.

La turbina eolica più grande del mondo

La turbina eolica MySE 16-260 viene ora superata da quella progettata dagli ingegneri della Dongfang Electric, appena terminata dalla fabbrica di Fuzhou. Con 310 metri di diametro delle pale, un’altezza di 185 metri e una potenza da 26 MW (secondo alcune fonti) si tratta a tutti gli effetti della turbina eolica offshore più grande del mondo. Una classifica che la Cina pare intenzionata ad continuare ad aggiornare in continuazione, per raggiungere la decarbonizzazione nel 2060, progettando turbine eoliche sempre più innovative ed efficienti nel corso degli anni.

Non c’è da stupirsene troppo, il vento è una fonte di energia particolarmente conveniente per Pechino, che sta imparando persino a sfruttare a proprio favore fenomeni naturali devastanti come i cicloni. Proprio la citata turbina eolica MySE 16-260 non soltanto è sopravvissuta indenne al tifone Haikui, ma ne ha usufruito del forte vento battendo il record di generazione danese. Il 1° settembre 2023 la turbina ha generato 384,1 MWh in 24 ore, sufficienti all’alimentazione di circa 170.000 case.

Anche senza eventi straordinari e calamità naturali, la nuova turbina cinese sarà in grado di generare 100 GWh all’anno, soddisfacendo il bisogno annuale di almeno 60.000 case (a partire da 55.000 secondo le stime più al ribasso). Il calcolo è stato effettuato prendendo in considerazione venti medi di 10 metri al secondo, una stima non lontana dall’obiettivo. La turbina è infatti stata appositamente progettata per l’installazione su aree con venti di velocità uguale o superiore agli 8 metri al secondo.

Al contempo, Pechino non smette di studiare soluzioni per lo stoccaggio, al fine di rendere disponibile l’energia eolica anche in periodi di minore vento. In tal proposito, il Paese si sta concentrando sui sistemi di accumulo a volano e sulle batterie a flusso. La continuità nella fornitura di energia è un passaggio cruciale per l’indipendenza della Cina dai combustibili fossili, per far fronte alla discontinuità legata alla variabilità del vento.

Insomma, un altro importante passo avanti negli obiettivi climatici della Cina, con una possibile riduzione delle emissioni di Co2 di 80.0000 tonnellate. Il colosso asiatico sta lavorando in parallelo sulle turbine onshore. Anche in questo ambito, infatti, si trova una turbina eolica da record: la più grande del mondo onshore, con una potenza di 15 MW, installata da Sany Group.

Nonostante i traguardi eccezionali la produzione di turbine eoliche cinese è ancora indietro rispetto all’ambiziosa tabella di marcia. Secondo il rapporto China Wind Turbine Order Ranking Analysis 2023 di Wood Mackenzie, infatti, nel 2023 sono stati registrati ordini di turbine eoliche per 100 GW. Nel corso dello stesso anno soltanto la metà degli ordini del 2022 è stata completata, con una produzione comunque eccezionale sotto ogni punto di vista. Ci sono anche degli svantaggi, soprattutto per il mercato internazionale: l’alta competitività della Cina porta a una massiccia riduzione del prezzo per l’eolico, con disagi per i produttori.

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