Tv pirata, è partita la caccia europea: coinvolti 5 milioni di italiani

Massimiliano Carrà

18/09/2019

È partita la caccia contro le tv pirata. Da questa mattina ha preso il via l’operazione europea «Eclissi» che mira ad oscurare le cosiddette IPTV illegali. Coinvolti nel maxi blitz 5 milioni di italiani e un giro d’affari di 2 milioni di euro al mese

Tv pirata, è partita la caccia europea: coinvolti 5 milioni di italiani

Dopo le varie campagne pubblicitarie lanciate negli scorsi mesi, l’Unione Europea passa all’attacco e mette ufficialmente nel mirino le tv pirata e tutti coloro che ne usufruiscono.

Chiamata “Eclissi”, l’operazione europea coinvolge 6 Paesi del Vecchio Continente, tra cui l’Italia, e mira ad oscurare le cosiddette IPTV illegali che permettono di poter vedere gratuitamente canali satellitari a pagamento convertendo il segnale analogico della pay tv in web-digitale.

Più nel dettaglio il maxi blitz iniziato nella giornata di oggi è condotto dalla Polizia di Stato ed è coordinato dalla Procura della Repubblica di Roma e a livello internazionale dalle Agenzie europee Eurojust ed Europol, con la cooperazione delle polizie e delle autorità giudiziarie anche di Francia, Paesi Bassi, Germania, Bulgaria e Grecia.

Tv pirata: in Italia il giro d’affari è di 2 milioni di euro al mese

Nell’ambito dell’operazione “Eclissi” la Guardia di Finanza ha già messo a segno il primo colpo contro le tv pirata: sequestrata la piattaforma “Xstream Codes” e oscurati i 700 mila utenti che ne usufruivano.

Inoltre sono stati emessi otto ordini europei di indagine nei confronti di un’associazione a delinquere a carattere transnazionale dalla Procura della Repubblica di Napoli. Essi sono stati eseguiti simultaneamente in Olanda, Francia, Grecia, Germania e Bulgaria con numerose perquisizioni sul territorio nazionale per chiudere del tutto le centrali e sequestrare i vari proventi illeciti.

Il maxi blitz europeo contro le tv pirata però è appena iniziato. In Italia secondo le ultime ricerche sono coinvolti 5 milioni di utenti che grazie a questa operazione saranno prontamente oscurati. Parlando di cifre, il volume d’affari delle tv pirata in Italia dovrebbe attestarsi a circa 2 milioni di euro al mese.

Soddisfatto Massimiliano Dona, Presidente di Unione Nazionale Consumatori:

“È un’ottima notizia! È fondamentale fare un salto culturale affinché i fruitori prendano atto che non si tratta di un innocuo tentativo di risparmiare qualche euro, ma di un vero e proprio reato gestito da organizzazioni sofisticate e ampie, che danneggia lo sport ma anche gli stessi consumatori che non sempre sono consapevoli di quello che rischiano”.

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