Twitter patteggia la class action: accordo per oltre 800 milioni di dollari

Mauro Speranza

21 Settembre 2021 - 14:17

Arrivato l’accordo tra Twitter e i suoi investitori che avviarono la class action con l’accusa per il social di mentire sulla crescita del numero degli utenti.

Twitter patteggia la class action: accordo per oltre 800 milioni di dollari

Quando gli investitori di Twitter si resero conto di essere ingannati dal social media sulla crescita dei propri utenti decisero di ricorrere in tribunale con una class action.
Era il 2016 e da allora Twitter non è riuscita o non ha voluto dimostrare la sua innocenza, mentre oggi decide di pagare per evitare la conclusione del processo.
Il social media di Jack Dorsey chiude così il caso senza ammissione di nessuna colpa o comportamento improprio.

Twitter patteggia la class action

La class action contro Twitter si risolverà con un pagamento da 809,5 milioni di dollari. Si tratta della conclusione concordata della causa avviata nel 2016 da parte di un gruppo di shareholders e depositata presso la Corte distrettuale del distretto nord della California.
L’accordo è stato annunciato dalla stessa Twitter in una comunicazione alla SEC dopo la stipula dell’accordo vincolante, risolvendo così l’accusa di aver violato parti del Securities Exchange Act datato 1934. A questo punto, l’accordo dovrà essere approvato dal giudice e risolverà tutte le richieste contro la società senza ammettere alcun illecito.

L’annuncio arriva prima della selezione della giuria del processo prevista per il prossimo lunedì, ma il giudice Jon Tigar di Oakland l’aveva rinviata a fine novembre.
La società prevede pagare l’accordo tramite la liquidità già disponibile e il versamento avverrà nel quarto trimestre del 2021, registrando un addebito una tantum.

Le accuse a Twitter

Il social network dell’uccellino era stato accusato di aver ingannato gli investitori nel 2015 sulla crescita della propria base utenti.
La causa era stata intentata l’anno successivo dall’investitore di Twitter Doris Shenwick, secondo il quale “i dirigenti hanno consapevolmente fatto dichiarazioni pubbliche imprecise riguardo a queste metriche e non hanno rivelato informazioni interne su di esse, determinando un prezzo delle azioni gonfiato, sceso quando la verità sul coinvolgimento degli utenti è diventata nota”.

In particolare, la società è accusata di aver ingannato gli investitori sul numero degli utenti attivi mensili e sulla misura in cui questi interagiscono con la piattaforma.
Ad una crescita troppo lenta, accusavano gli investitori, i dirigenti di Twitter “vendevano azioni per milioni di dollari”.
Gli accusatori affermano che la base di utenti media mensile del sito sarebbe dovuta aumentare significativamente a “oltre 550 milioni” a medio termine e “oltre un miliardo” a lungo termine, ma nella primavera del 2019 venivano comunicati solo 330 milioni di utenti attivi.

Nonostante l’accordo raggiunto, Twitter continua a negare di aver messo in atto azioni improprie, anche se dal 2019 la società ha smesso di segnalare i dati mensili degli utenti, mentre attualmente diffonde solo quelli giornalieri.

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