UniCredit torna alla carica, aumenta quota in Commerzbank al 28%. Nel comunicato la frase su Banco BPM.
Nuova sorpresa targata UniCredit, che ha annunciato stamattina di essere salita ulteriormente nel capitale della seconda banca tedesca Commerzbank, portando la sua posizione complessiva al 28% circa.
L’ulteriore scalata è avvenuta attraverso la sottoscrizione di nuovi strumenti finanziari relativi alle azioni Commerzbank, in linea con l’obiettivo precedentemente dichiarato di raggiungere una quota fino al 29,9%.
Il nuovo grande annuncio di UniCredit: ora è al 28% di Commerzbank. E non è finita qui
Piazza Gae Aulenti ha precisato che la posizione complessiva accumulata in Commerzbank, pari al 28%, è costituita per il 9,5% da una partecipazione diretta e per circa il 18,5% da strumenti derivati.
Nel ricordare di aver presentato la documentazione regolamentare necessaria per acquisire una quota di Commerzbank superiore al 10% e fino al 29,9%, la banca capitanata dal CEO Andrea Orcel, interessata a fagocitare anche la rivale italiana Banco BPM, ha precisato che il “processo di autorizzazione è ora attivato e le interazioni con le autorità (leggi BCE) sono in corso”.
UniCredit ha aggiunto che il “ prezzo medio di ingresso di UniCredit per l’intera posizione è inferiore alle attuali quotazioni e soddisfa tutti i parametri finanziari che la banca è si impegnata rispettare nei confronti degli azionisti”.
Ancora, l’esposizione economica “ è quasi completamente coperta, dimostrando prudenza nell’approccio e garantendo piena flessibilità e opzionalità”:
“Questa operazione conferma l’opinione di UniCredit che all’interno di Commerzbank vi sia un valore significativo che deve essere consolidato. Riflette la fiducia nella Germania, nelle sue imprese e nelle sue comunità, nonchè l’importanza di un settore bancario forte nel sostenere lo sviluppo economico del Paese”.
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La precisazione sull’OPS lanciata su Banco BPM
Niente OPA su Commerzbank, come aveva già sottolineato UniCredit quando aveva spiazzato il mercato e il governo di Berlino agli inizi di settembre, nel comunicare il blitz sul secondo gruppo bancario tedesco.
Immediato era stato il nein del governo Scholz, tra l’altro ormai ufficialmente caduto, in una Germania che si avvia alle elezioni anticipate del prossimo 23 febbraio e che è in profonda crisi. Crisi tale da aver aizzato subito i sovranisti più convinti contro UniCredit, identificata in Germania (ma paradossalmente anche in Italia) come “banca straniera” pronta a strappare il DNA made in Germany al gioiello di casa Commerzbank.
A essere citata dai politici tedeschi come motivazione alla base del nein a Orcel, a quanto pare, era stata anche l’esposizione di Piazza Gae Aulenti verso i BTP italiani, a loro volta simbolo di quel debito pubblico italiano che ha sempre spaventato il Paese rigorista per eccellenza sui conti pubblici.
Oggi UniCredit ha rimarcato che “la posizione rimane al momento solo un investimento”, aggiungendo che l’ennesima mossa lanciata su Commerzank “non ha alcun impatto sull’offerta pubblica di scambio con Banco BPM”.
“L’obiettivo principale del team manageriale di UniCredit”, ha precisato ancora l’istituto guidato dall’amministratore delegato Orcel, “rimane la prosecuzione di UniCredit Unlocked e la realizzazione di una crescita e una distribuzione agli azionisti che siano sostenibili. Infatti, è qui che UniCredit continua a credere di poter estrarre il massimo valore per tutti i suoi stakeholder”.
Orcel spiazza tutti dopo il nuovo no all’OPS di Banco BPM
Proprio ieri sera, al termine della riunione del CDA, l’altra grande preda che UniCredit ha messo nel mirino, ovvero Banco BPM, ha annunciato di aver approntato misure difensive per sbarrare la strada all’OPS di Piazza Gae Aulenti: una offerta che era stata subito bollata “ostile” e rimandata al mittente con un forte no in una precedente riunione del consiglio di amministrazione di Piazza Meda.
Il Banco ha annunciato ieri di aver richiesto anche l’intervento della Consob, chiedendo alla Commissione di dichiarare l’“improcedibilità” dell’OPS di UCG.
Diversi i motivi che Piazza Meda è tornata a illustrare, stavolta nel nuovo comunicato diramato a seguito della riunione del CDA di ieri, per spiegare la decisione di proteggersi dalle mire di UniCredit.
Castagna non ha nascosto neanche di essere rimasto perplesso di fronte ad alcune dichiarazioni rilasciate dal collega Andrea Orcel: sconfessata soprattutto la versione sul presunto premio che, secondo il Ronaldo dei banchieri, l’OPS presenterebbe a favore degli azionisti di BAMI.
Non solo l’offerta di Piazza Gae Aulenti sarebbe orfana di un premio, non valorizzando dunque in modo appropriato Piazza Meda.
La beffa, secondo Castagna, è che sarebbe anche a sconto. Sconto tra l’altro aumentato, se si considera la corsa messa a segno dalle azioni del Banco da quando Orcel ha comunicato, lo scorso 25 novembre, di aver messo nel mirino il gruppo.
Nel frattempo, dopo la grande novità annunciata oggi da UniCredit, le azioni Commerzbank scattano alla borsa di Francoforte, mettendo a segno un rialzo del 3% circa. Il mercato premia anche UniCredit, le cui azioni si confermano tra le migliori del Ftse MIB di Piazza Affari. Le azioni di Banco BPM sono invece piatte, dopo il rally delle ultime sedute.
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