La frase sulla Russia e sull’Ucraina: niente svendita. Il numero uno di UniCredit Orcel commenta i dossier Banco BPM e Commerzbank, suonando di nuovo la sveglia all’Europa.
Le dichiarazioni che il CEO di UniCredit Andrea Orcel ha rilasciato al Financial Times, pubblicate oggi, sanno di vero e proprio sfogo.
Osteggiato prima dal governo tedesco a causa di quello shopping di azioni Commerzbank che Piazza Gae Aulenti ha fatto in diversi round, mettendo nel mirino la seconda banca in Germania, poi dal governo italiano, per aver osato lanciare una OPS su Banco BPM, potenziale cavaliere bianco del Monte di Stato MPS, Orcel ha commentato le partite che ha aperto su entrambe le banche.
Orcel su partite lanciate da UniCredit su Banco BPM e Commerz: “degenerate in attacchi personali”
“Le due transazioni sono degenerate in dibattiti politici...e in un certo senso, forse in gran parte, in attacchi personali”, ha detto l’amministratore delegato di UniCredit, noto come Ronaldo dei banchieri. “Nonostante si tratti di due deal di mercati, (le transazioni) hanno scatenato un dibattito sull’Europa, sull’Unione europea, sull’Unione bancaria, sull’Unione dei mercati dei capitali ”.
Se poi si considerano “tutti i dibattiti sulla necessità per l’Europa di stare in piedi da sola e di unirsi al fine di creare quel valore per cui è stata creata, il dibattito su queste (transazioni)”, ha fatto notare Orcel, si è rivelato anche “un elemento di disturbo”.
La strigliata di Orcel all’Europa con il fattore Trump. “Impari a camminare da sola”
Ancora sull’Europa e sull’UE, in stile Draghi, nel commentare le relazioni tra Washington e i Paesi europei da quando Donald Trump è tornato il mese scorso alla Casa Bianca, prendendo il comando degli Stati Uniti nelle vesti di 47esimo presidente USA, l’AD di UCG ha spiegato il messaggio che l’America ha inviato all’Europa:
“Cammini da sola”. Un messaggio che a suo avviso non ha tra l’altro alcuna accezione negativa. Si tratta infatti di “una sveglia positiva”:
“Credo che stiamo iniziando a realizzare qualcosa che è già chiaro, ovvero che, se vogliamo riuscire a difendere i nostri ideali, i nostri principi, la nostra democrazia, dobbiamo essere un blocco economico che sia forte in modo sufficiente per riuscire a difenderli”.
L’Europa si svegli, ha detto insomma Orcel, ricalcando quegli appelli che sono stati lanciati più volte e anche di recente dall’ex presidente della BCE e del Consiglio Mario Draghi.
UniCredit ancora in Russia, la frase di Orcel su processo di pace in Ucraina. Niente svendita
Il manager non poteva certo non commentare anche il dossier Russia, che vede la sua banca ancora presente nel Paese, nonostante l’invito ripetuto a mollare Mosca rilanciato in diverse occasioni dalla Banca centrale europea e dalle altre autorità europee.
Su questo Orcel ha tenuto il punto: “A meno che non sia costretto a farlo, non venderò la Russia (le attività in Russia) per un euro o per qualsiasi valore che non corrisponda a un prezzo giusto ”, ha rimarcato.
Detto questo, una possibile svolta sull’Ucraina potrebbe sbloccare la vendita degli asset di UniCredit in Russia.
La decisione di UniCredit di uscire dal Paese non è infatti in discussione, per chi avesse qualche dubbio. Stando a quanto riportato dal Financial Times, Orcel ha anzi chiarito che la banca potrebbe accelerare il suo processo di uscita dalla Russia nel caso in cui il processo di pace - che per ora è stato lanciato dalla seconda amministrazione di Trump, con colloqui con la Russia di Vladimir Putin che non hanno tuttavia coinvolto proprio le dirette interessate, ovvero in primis l’Ucraina e l’Europa - si traducesse nella fine delle ostilità.
In questo modo Piazza Gae Aulenti potrebbe riuscire infatti a vendere la propria divisione attiva in Russia finalmente al “prezzo giusto”, come ha rimarcato il CEO, senza correre il rischio di svenderla. “Se il contesto politico cambierà, la nostra capacità di vendere (la controllata russa) a termini più attraenti migliorerà, dal momento che la situazione si normalizzerà per entrambe le parti. Di conseguenza, il nostro processo di uscita accelererà il passo ”.
Fino ad allora, testuali parole:
“Unless I am forced to, I won’t be selling Russia for one euro or for anything that is not a fair price”
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